Il Premio Asimov: trasformare gli studenti in critici lettarari

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Insieme al professor Francesco Vissani, scopriamo il Premio Asimov per le opere di divulgazione e di saggistica scientifica più meritevoli e la particolarissima giuria che lo assegnerà nell’edizione 2021.

Nato da un’idea del fisico professor Francesco Vissani, che abbiamo conosciuto in una recente intervista, il Premio Asimov è un importante riconoscimento per opere di divulgazione scientifica. Una manifestazione che vede la partecipazione attiva sia degli autori delle opere in lizza, sia degli studenti provenienti da ogni parte d’Italia che con il loro voto decretano i vincitori.

Per conoscere da vicino il premio e scoprire le novità della sesta edizione, abbiamo contattato proprio il professor Francesco Vissani.

Bentrovato professore, subito la prima domanda: com’è nata l’idea del Premio Asimov?

Buongiorno e grazie per la bella domanda! L’inizio di questa avventura mi fa pensare a quando metti insieme un puzzle. L’ultimo pezzo me l’offrì mia figlia, quando mi disse: “Renzi vuole che lavoriamo”. Claudia si riferiva alle direttive della politica, che intendevano far familiarizzare gli studenti di scuola superiore col mondo del lavoro. Mi chiesi allora: perché non chiedere aiuto proprio agli studenti per valutare, recensire e scegliere i migliori libri di divulgazione scientifica? Anche se molti credono che la cultura scientifica meriterebbe qualche attenzione in più, curiosamente solo pochi pensano che sia possibile fare qualcosa di utile. Dunque, una buona parte del lavoro è stata proprio convincere tanti colleghi e amici che, insieme, era possibile fare qualcosa del genere.

Come avvengono la scelta delle opere e la votazione da parte degli studenti? E a proposito di studenti, è veramente molto bello che siano parte attiva di questa manifestazione…

I libri in lizza vengono selezionati da una commissione scientifica, cioè da un gruppo di 400 persone (professori, ricercatori, dottorandi ecc.) che esamina i numerosi libri di divulgazione apparsi nei due anni precedenti al premio. C’è una sola regola: chi ha letto il libro lo può proporre e votare. Dopo diversi mesi di lavoro, la giuria stila una lista di finalisti. A questo punto, la scelta vera e propria del libro vincitore viene affidata completamente a una giuria formata da studenti, che hanno il compito di votare un’opera e scrivere una sua recensione. Gli studenti che hanno prodotto le recensioni più interessanti vengono inoltre invitati a raccontarci le loro idee. Personalmente, credo che la cosa più bella del nostro premio sia poter dare a ragazze e ragazzi della scuola secondaria di II grado l’occasione di parlare in pubblico di scienza.

Ci può raccontare qualche aneddoto particolare delle passate edizioni?

Ce ne sono così tanti… Potrei raccontarvi di quando abbiamo scoperto che una delle studentesse vincitrici era una ragazza madre che – pensate! – aveva preparato la sua recensione in ospedale, mentre curavano il suo piccolo. Ma anche di quando Wikipedia nel 2017 decise di cancellare la pagina del Premio Asimov dopo la vittoria del professor Burioni… Insomma, sembra che la scienza scaldi parecchio gli animi, e al Premio ne abbiamo viste di tutti i colori!

Com’è stata organizzata la nuova edizione a causa della pandemia e dei conseguenti lockdown?

Non è stato molto difficile. Se c’è una cosa che si può far bene da casa è leggere un buon libro e ragionarci sopra! I cinque libri selezionati per l’edizione 2021, la cui cerimonia finale avrà luogo il 17 aprile 2021, sono:

“L’albero intricato” di David Quammen, edito da Adelphi

“L’ultimo Sapiens. Viaggio al centro della nostra specie” di Gianfranco Pacchioni, edito da Il Mulino.

“La natura geniale. Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il nostro pianeta” di Barbara Mazzolai, edito da Longanesi.

“L’ultimo orizzonte. Cosa sappiamo dell’universo” di Amedeo Balbi, edito da UTET.

“Imperfezione. Una storia naturale” di Telmo Pievani, edito da Raffaello Cortina.

E per chi fosse interessato, le recensioni dei nostri giurati possono essere ancora ascoltate sul nostro canale YouTube.

Grazie professore e a presto!

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