Mariagrazia Bertarini

Mariagrazia Bertarini has 2 articles published.

Attivare attenzione e concentrazione in classe

in Approcci Educativi/Scuola by

Fondamentali in qualsiasi tipo di apprendimento scolastico e non, attenzione e concentrazione sono competenze trasversali a cui vale la pena dedicare tempo e… divertimento!   

Che cos’è l’attenzione

Dal punto di vista dell’evoluzione è, un meccanismo di difesa utile alla sopravvivenza della specie. Consiste infatti nella risposta del nostro cervello a stimoli sensoriali in continuo mutamento che provengono dall’ambiente esterno. L’attenzione ci permette di organizzare le informazioni visive, uditive, olfattive, tattili e del gusto e di agire di conseguenza. In tre punti possiamo quindi dire che l’attenzione è:

  • Una funzione cognitiva innata 
  • Non ha bisogno di essere insegnata
  • È momentanea.

Tuttavia, il nostro cervello non risponde solo a stimoli esterni che fanno parte dell’ambiente, ma funzionando per associazioni, analogie e dati immagazzinati nella nostra memoria, reagisce anche a stimoli interni. Quelli che in termini puramente scolastici chiamiamo… distrattori.

Distrattori esterni 

Per quanto riguarda i distrattori esterni, sappiamo bene quali e quanti possano essere in classe: un uccellino che si posa sul davanzale della finestra, un elicottero che passa, il profumo dei biscotti che la mamma di Marco gli ha infilato nello zaino per paura che muoia di fame, i passi di qualcuno nel corridoio, il viso di Elena che mentre va in bagno si affaccia alla porta della classe e mille altri. 

Distrattori interni

Per quanto riguarda i distrattori interni, beh, vi propongo l’esempio de “La balena e la formica”.

Entriamo in classe e sappiamo bene che cosa vogliamo fare. Per esempio, insegniamo arte e chiediamo di riempire una bella balena: prima di righe e poi di puntini. Una bambina apre il pennarello nero, fa un puntino, poi si alza dal banco con il pennarello in una mano e il tappo nell’altra. Guardandosi intorno, come se andasse a fare un giretto, viene verso di noi. Se siamo sedute, si appoggia alla cattedra con le braccia incrociate, fa leva sui gomiti, alza una gamba all’indietro e si sbilancia, facendosi una riga sulla guancia.

«Stai su… che cosa c’è?»

«Mio papà ieri aveva una formica nel piatto».

«Lascia perdere le formiche e vai a finire».

«La formica era piiicola piiiccola come un puntino nero…» continua la bambina avvicinando il pollice all’indice e mettendoceli a un millimetro dall’occhio destro.

Un compagno ha sentito. «Mio nonno mangia le lumache».

Quello dietro, molla i pennarelli, si mette entrambe le mani alla gola e strabuzza gli occhi: «Bleah! Che schifo!»

Credo di non dover continuare; tutti e tutte sapete che cosa si può scatenare in una classe partendo da un semplice puntino nero.

Però, confessate… sarà più interessante riempire una balena di puntini o ascoltare la storia della formica nel piatto di papà?

Che cos’è la concentrazione

È la capacità volontaria di focalizzare l’attenzione su un determinato argomento o una determinata azione e di mantenerla nel tempo. La concentrazione è quindi un susseguirsi di attimi di attenzione ed è:

  • Volontaria
  • Si impara
  • Si insegna

Beh, se è volontaria si può imparare, e quindi possiamo insegnarla. Per farlo dobbiamo semplicemente paragonarla a un muscolo che più si allena e più sarà tonico, energico e resistente nel tempo. 

Come attivare e allenare la concentrazione in classe

Il mio modo per attivare e allenare la concentrazione in classe è instaurare la rubrichetta GAD the CAT ovvero una routine di 15 minuti alla settimana in cui insegnare a concentrarsi attraverso: 

Giochi – Attività – Divertenti (il cui acronimo è GAD).

Stimolando la Curiosità attraverso Anticipazioni e allungando man mano il Tempo di durata del gioco. 

Giochi per allenare la concentrazione

I giochi che esigono concentrazione sono molti e coinvolgono uno o più canali sensoriali, quelli che vi propongo in questa occasione sono principalmente basati sul canale uditivo.

Calzino puzzolente 

Attivate la curiosità della classe dicendo che farete un nuovo gioco. Anticipate che si intitola “Calzino puzzolente”, e già avrete bambine e bambini pronti ad ascoltare in modo concentrato il funzionamento del gioco. Spiegatelo. Dite che farete loro una serie di domande a catena. Indipendentemente dalla domanda, la loro risposta dovrà essere: “Calzino puzzolente”.

Date il via al gioco. Iniziate con domande anche abbastanza difficili come ad esempio: “Quante città ci sono in Italia?”, “Qual è il vulcano più alto del mondo?” ecc. All’inizio e soprattutto se si tratta di una domanda complicata di cui non conoscono la risposta, per loro sarà semplice replicare “calzino puzzolente”, tuttavia dopo qualche minuto, qualcuno avrà già perso la concentrazione e se intercalerete domande difficili a domande come per esempio “Quanti anni hai?” vi accorgerete di chi si è distratto.

Nessun sì e nessun no 

Fate a ogni bambino e bambina una serie di domande a cui dovrà rispondere senza dire o no. Il gioco è più difficile di quanto possa sembrare, ed esige una grande concentrazione. Le sequenze classiche in cui si perde la concentrazione sono:

– Da dove vieni? 

– Da Milano. 

– Milano in Italia?

Oppure

– Qual è il tuo colore preferito? 

– Il rosso. 

– Non il blu?

Parole nascoste ma non troppo

Cercate un breve testo con una parola ricorrente, che può essere un verbo, un nome, una preposizione, e comunicatela ai ragazzi. Leggete il testo ad alta voce e invitate i ragazzi a fare una X ogni volta che sentono la parola stabilita. La lunghezza e la difficoltà del testo sarà proporzionale sia all’età dei ragazzi sia alla familiarità con il gioco proposto.

Un esempio in cui concentrarsi e segnare tutti i “DI” può essere:

“Il campanello suonò di nuovo e i bambini aprirono la porta di casa. Di fronte al cancellino c’era un arzillo vecchietto di circa sessant’anni. Alf, il nonno di Gio e Roby, indossava un casco rosso fiammante da cui uscivano ciuffi di capelli bianchi, un giubbotto di pelle nera con le borchie, jeans azzurri e pesanti stivali di cuoio. «Wow!» esclamò ancora Gio. «È nuova?»

Alf sorrise soddisfatto. «Sì, nuova di zecca. Era da più di un anno che desideravo motocicletta e finalmente eccola qua! Veloce, comoda, sicura e di color fuoco! Questi sono i vostri caschi. Salite, si parte!”

Oggi mi va di…

Funziona esattamente come preparo lo zaino, ma il primo giocatore dirà: “Oggi mi va di…” farà un movimento, senza parlare. Il giocatore successivo dirà: “Oggi mi va di…” e imiterà il primo movimento aggiungendone un secondo, sempre senza parlare, e così via. La difficoltà maggiore consiste nel compiere un’azione senza denominarla.  

Imparare con un CLAP per migliorare le funzioni cognitive

in Approcci Educativi/Attività di classe by
immagine copertina

Come un gioco di battiti di mani migliora l’apprendimento e ogni CLAP favorisce lo sviluppo delle funzioni cognitive e delle competenze trasversali di bambini e bambine.

Clap, clap clap clap! Questo suono vi ricorda un gioco da bambini dell’era pre-tablet e pre-cellulare di quando ci si divertiva con niente? Sicuramente, sì. Recitare scioglilingua e filastrocche, cantare canzoncine in coppia o in gruppo battendo le mani era uno dei passatempi più comuni.

Si giocava a scuola nell’intervallo, in cortile, durante la coda per entrare al cinema e perfino in auto durante i viaggi. E, se non si aveva compagnia, lo si giocava battendo le mani contro lo schienale del sedile anteriore… anche se la tolleranza dei grandi non durava mai a lungo. Uffa!

Da Maria Montessori alle neuroscienze

Eh, sì! Giochi come questo sono spesso considerati troppo fisici, poco intellettuali, frivoli, senza senso. Eppure, le cose non stanno proprio così e mentre le funzioni motorie sono state considerate per molto tempo di livello inferiore rispetto a quelle cognitive, ora è scientificamente provato che esiste una relazione diretta e una sinergia intrinseca tra sviluppo motorio e sviluppo cognitivo.

Secondo i recenti studi, il corpo e il movimento sono direttamente responsabili della mente, della formazione del pensiero e del linguaggio.

Lo stretto connubio tra sviluppo motorio e sviluppo cognitivo era già stato fortemente affermato da Maria Montessori che in “La mente del bambino” definiva i muscoli organi psichici attraverso cui l’individuo scopre, apprende e conosce.

Ora che sono passati cento anni, studiosi di tutto il mondo condividono le sue scoperte e la considerano una precorritrice delle neuroscienze: 

“Le esperienze senso motorie sono il punto di partenza per la maturazione delle aree corticali responsabili delle procedure esecutive come attenzione, memoria e decision making per il linguaggio e il pensiero complesso” .

(Alberto Oliverio, Early Roots of Adult Mind, in European Journal of Research on Education and Teaching). 

I 10 vantaggi del clapping game nell’apprendimento

Idit Sulkin della Ben-Gurion University of the Negev (Israele) ha condotto una ricerca specifica che ha evidenziato un collegamento diretto tra i clapping games (giochi con battiti di mani) e lo sviluppo di importanti abilità sia in bambini che in ragazzi, inclusi gli studenti universitari.

Recitare uno scioglilingua o una filastrocca a coppie o in gruppo svolgendo un clapping game è un’attività che porta molti vantaggi di grande importanza anche a livello di apprendimento scolastico:

1. Rafforza il lobo frontale

Mentre giocano i bambini impegnano l’area del cervello che presiede alla capacità di produrre il linguaggio parlato e scritto… allenandolo;

2. Migliora il controllo dei movimenti volontari

I bambini agiscono in modo sequenziale preparandosi alla scrittura, alla lettura e al parlare; 

3. Favorisce lo sviluppo dell’abilità grosso-motoria e della coordinazione bilaterale

I bambini imparano a utilizzare in modo coordinato la parte destra e sinistra del corpo compiendo movimenti differenti; 

4. Migliora la coordinazione oculo-manuale

La capacità di gestire questo meccanismo favorisce un miglior apprendimento dei contenuti di un testo e della scrittura.

5. Migliora la memoria

poiché ritmo, suono e movimento forniscono un triplice input e uno rafforza l’altro. I clapping games possono essere un ottimo modo per memorizzare sequenze di parole o numeri, come le tabelline. 

6. Sviluppa la capacità di attenzione e concentrazione

Per giocare è indispensabile reagire in sintonia ai movimenti del compagno o della compagna per tutto il tempo del gioco, come avviene nel processo apprendimento-insegnamento. 

7. Rappresenta concretamente l’importanza e il valore del collaborare

I movimenti di un giocatore devono essere la corretta reazione ai movimenti dell’altro e viceversa, come in un lavoro di gruppo. Inoltre, dimostra l’effetto che il nostro agire ha sugli altri nella realtà attraverso la manifestazione del processo di causa-effetto.

8. Educa alla pazienza, all’accettazione dell’errore e alla resilienza

Essendo un gioco è automotivante e permette ai bambini di accettare il rischio e l’errore con più leggerezza. 

9. Migliora l’umore

Durante il gioco il corpo rilascia endorfine, antidepressivi naturali, chiamate anche “ormoni del piacere”.

10. Sviluppa la creatività

I giochi di battiti di mani sono spesso accompagnati da filastrocche popolari che differiscono da regione a regione e hanno la caratteristica di poter essere variati, sia nelle parole sia nei movimenti.

Sviluppare la creatività con Doppio

Doppio è una sequenza particolarmente adatta a essere reinterpretata in modo creativo. 

La metrica dei tre versi che supportano i battiti è molto semplice e la filastrocca si presta a essere cambiata dall’insegnante in base ai gusti e alle preferenze della classe. 

Tuttavia, anche i bambini stessi possono intervenire in modo divertente svolgendo un’attività di scrittura o espressione creativa idonea anche ai più piccoli o in lingua straniera.   

I movimenti tradotti in parole sono:

  • battito – palmo
  • battito – dorso
  • battito palmo – dorso

(tratto da Rosso Blu Click! M. Bertarini – V.  Falanga – Gruppo Editoriale Eli – 2023)

Bambini e bambine compositori

L’attività proposta ad alcune classi di scuola primaria ha prodotto, tra i molti, questi risultati: 

Super – bava

Super – mostro

Super – bava – di mostro

Viva – Cristiano

Viva – Ronaldo

Viva – Cristiano – Ronaldo

Siamo – una super

Siamo – una squadra

Siamo – una super – squadra 

La decisione di proporre Doppio (Double in inglese) in lingua straniera è nata dalla semplicità del gioco permette ai bambini di fare i primi tentativi di scrittura creativa in inglese con il materiale linguistico che possiedono e anche di lavorare sulla fluency.

Il ritmo sempre più veloce permette infatti di pronunciare le frasi in modo più fluente e spontaneo contrastando la naturale lentezza nel parlare di chi impara una lingua straniera. 

Partendo da:

Double – ice

double – cream

double – ice – cream 

i bambini hanno creato, tra le tante, mini-filastrocche quali:

I like – salami

I like – pizza

I like – salami – pizza.

Stinky – green 

Stinky – feet

stinky – green – feet.

I like – reading

I like – books

I like – reading – books.

Scopri qui altri approcci educativi da sperimentare in classe!

Scarica unità didattica

Argomenti

Go to Top