Giocare con le parole: Kaleidos, Speedy Words e Tags

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Per la nostra ludoteca di classe Giovanni Lumini ci presenta tre giochi di “parole” che ricordano un po’ il tradizionale “Nomi Cose Città”.

Sì, il gioco NOMI, ANIMALI, CITTA’, PIANTE… lo abbiamo fatto tutti e sono sicuro che anche i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze di oggi continuano imperterriti a tramandare la “tradizione”. Ed è bella questa cosa che alcuni giochi, senza che nessuno degli adulti te li insegni direttamente, siano patrimonio “storico” della frequentazione scolastica. Un altro esempio sono i battimani e le filastrocche da sempre trasmesse di generazione in generazione, da decenni che si sovrappongono ai decenni, dentro i giardini scolastici e le ricreazioni di milioni di alunni. Oppure i giochi fatti con la carta come le barchette, gli aeroplanini, o l’origami delle penitenze detto anche origami indovino, che tutti i bambini e le bambine fanno da “secoli” senza che sappiano che hanno fatto un origami e senza che lo abbiano imparato a casa.

Oggi vi presento tre giochi che “giocano” principalmente con le iniziali delle parole, che possono avere sicuramente un enorme successo a scuola e che quindi possono entrare di diritto nella nostra “ludoteca di classe”. Il primo è stato più volte sperimentato, non solo in “situazione classe”, ma anche ai Centri Estivi come supporto fondamentale in giornate uggiose, quando siamo chiusi al coperto, oppure in occasioni di formazione per educatori e animatori. Si tratta di Kaleidos, creazione tutta italiana di Spartaco Albertarelli, game designer, che sicuramente tiene particolarmente a questa sua creazione dato che la sua personale casa editrice si chiama appunto KaleidosGames. Il gioco, distribuito in Italia da Oliphante 2, contiene 20 schede (fronte retro, con 10 soggetti diversi) di gran formato, straordinariamente illustrate da Elena Prette, quattro leggii in cartone facilmente smontabili e rimontabili, a incastro, lapis e blocchetti per scrivere, una clessidra e carte con tutte le lettere dell’alfabeto. Predisposto per 4 partecipanti, è molto bello anche da giocare a squadre.

Iniziamo? Si sorteggia una lettera e tutti osservano contemporaneamente la scheda illustrata che hanno sul proprio leggio (la scheda è uguale per tutti). Nel tempo di una o due clessidre dobbiamo trovare quanti più oggetti, nella scheda, hanno come iniziale la lettera sorteggiata e scriverli sul nostro foglio. Quando il tempo è scaduto confronteremo quello che abbiamo trovato e si assegnerà 1 punto per ogni oggetto che più persone (o squadre) hanno scritto oppure 3 punti se solo una persona (o squadra) ha scritto quella cosa. Poi si cambia scheda, si cambia la lettera e si va avanti. Gioco immediato, utile per unire cervello e occhi, stimolante per il vocabolario, rigiocabile praticamente all’infinito, poiché su ogni scheda può uscire ogni lettera, Kaleidos piace istantaneamente a tutte le età, ed è un bellissimo gioco da giocare in famiglia. Ne è stata fatta anche una versione Junior, nella quale si può giocare, senza scrivere e usando le categorie (oggetti a punta, oggetti che suonano, oggetti gialli, oggetti di carta, etc.) al posto delle lettere, da poter sperimentare alla scuola dell’infanzia.

Il secondo gioco ha degli aspetti in comune con quello appena descritto ma è decisamente un gioco più compatto, un po’ meno riflessivo e più istantaneo. Si tratta di Speedy Words, un gioco di carte edito da Creativamente. Questo gioco ha addirittura il sottotitolo “ Nomi, Cose, Città”, fatto che non può non farci sorridere, ma che è anche una modalità con la quale utilizzarlo. Nella scatola rotonda in metallo vi sono 60 carte che hanno stampate su un lato tre lettere, una rossa, una verde e una celeste, e sull’altro lato un simbolo che identifica una delle dieci categorie in gioco colorata con uno dei suddetti colori: nomi di persona, oggetti, città, animali, piante, mestieri, nazioni, personaggi famosi, ricette, film. Ecco come si gioca: si mette il mazzo con visibile il lato delle categorie e si gira velocemente la prima carta, mettendola accanto al mazzo. A questo punto tutti dovranno osservare sia la categoria apparsa sul mazzo e il suo colore (es. simbolo per Animali di colore Rosso), sia la lettera dello stesso colore della carta girata (Es. lettera A Rossa). Il primo giocatore che dice una parola giusta che rispetta Categoria e Colore corrispondente (nel nostro esempio “AQUILA!”) vince la carta e si va avanti. Veder giocare i bambini e le bambine a questo gioco è una gioia per gli occhi e soprattutto lo è vederli giocare insieme ai grandi. Alla portata di tutti, si può rendere più semplice non prevedendo alcune categorie difficili come città e/o nazioni. Nulla vieta ovviamente di usare questo gioco come supporto al classico nomi, cose, città: si decide una categoria e una lettera e si scrivono quante più parole possibili. Poi si assegnano i punti e si riparte.

Il terzo gioco in cui il nostro vocabolario è in gioco, e anche la nostra capacità di pensare velocemente, si chiama TAGS, ed è una recentissima uscita della casa editrice Asmodee. Già esaurito (se lo vedete in qualche negozio non ve lo lasciate scappare perché ritornerà solo ad anno nuovo), è un gioco rapido ma più complesso. Ci sono infatti oltre 120 originali categorie, posizionate nella parte alta di uno strano tabellone/griglia, pieno di biglie colorate: dalle Cose scivolose, alle Marche commerciali, dalle Automobili, alle Piante tropicali, dalle Cose che entrano in una scatola alle Occasioni speciali, dai Vini alle Cose in uno stadio. A destra del tabellone ci sono 4 righe in corrispondenza delle quali troviamo una lettera. Nel tempo di 15 secondi dobbiamo rapidamente incrociare, come in una tabellina, la lettera iniziale con la categoria che scegliamo (es. F sulla riga e Automobili sulla colonna = Ferrari!) e prendere la biglia corrispondente, mettendola nel nostro contenitore. Il tempo è così breve che saremo messi duramente alla prova, ma vi posso assicurare che il divertimento e le discussioni costruttive che ne verranno fuori saranno del massimo livello. Poi tocca al prossimo giocatore fino ad esaurire le biglie e quindi il turno completo di gioco.

Giovanni Lumini, ludologo, ci porta a conoscere giochi per classi di ogni ordine e grado, affinché piano piano, magari in ogni classe, si formi una ludoteca ideale

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