Grotte Lascaux pitture rupestri

In viaggio nel Paleolitico: le pitture rupestri

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Il laboratorio di Rosaria Martellotta, per apprezzare le pitture rupestri e il Paleolitico in tutta la loro autenticità e bellezza

Uno dei laboratori più interessanti per i bambini è quello riguardante le pitture rupestri, con riferimenti alle pitture delle grotte di Lascaux, il famoso complesso di caverne nei pressi di Montignac, in Francia. Generalmente consiglio questo laboratorio nelle classi terze della scuola primaria, per una compatibilità con i programmi scolastici.

Dopo una breve introduzione teorica sul Paleolitico e sulle pitture rupestri, passo direttamente al laboratorio. Nella progettazione dei laboratori occorre tenere conto di molti aspetti, tutti ugualmente importanti, come ad esempio, la piena fedeltà all’aspetto storico dell’attività stessa: scelta di materiali utilizzati nel Paleolitico e riproduzione di tecniche artistiche reali. Il laboratorio, inoltre, deve risultare coinvolgente e divertente per i bambini e permettere loro di sviluppare la propria manualità.

Per poter soddisfare tutti questi requisiti, il laboratorio, come molti altri, necessita di una fase di studio propedeutica molto importante e successivamente di un approfondimento delle tematiche specifiche.

La prima fase è la preparazione dei colori, partendo dalla realizzazione dei pigmenti minerali. Ho avuto modo anche di tenere anche corsi sull’utilizzo dei pigmenti minerali, magari avrò modo di parlarvene più approfonditamente in un’altra occasione.

laboratorio colori artigianali

Per il laboratorio utilizzo ocra gialla e ocra rossa e, servendomi di leganti di origine naturale, insieme ai bambini trasformiamo i pigmenti in tempera. Generalmente illustro ai bambini le varie tipologie di leganti utilizzate nel corso della storia e poi motivo la mia scelta. La preparazione delle tempere catalizza sempre l’attenzione di tutti, stimola la curiosità e induce a fare tante domande.

Una volta preparate le tempere, i bambini, servendosi di carboncini, riproducono alcune delle immagini raffigurate nelle pitture rupestri e poi colorano.

Essendo una bibliofila e credendo fermamente nel valore della lettura nel processo di crescita dei bambini (sono anche lettrice volontaria di Nati per Leggere), porto spesso con me degli albi illustrati o dei libri per bambini. Purtroppo non è sempre facile reperire libri su queste tematiche che siano esaustivi e scientificamente corretti.

La bellezza di questo laboratorio è che permette ai bambini di trasformare la storia in una disciplina meno astratta e più concreta e influisce positivamente sull’apprendimento degli argomenti trattati.

Questo perché il learning by doing (imparare facendo), teorizzato dal filosofo e pedagogista americano John Dewey, rappresenta un valore aggiunto di inestimabile importanza rispetto a una didatticatradizionale, ma è ancora difficile capire se la nostra scuola sia pronta ad accogliere pienamente questo tipo di approccio.

http://archeogiocando.altervista.org/

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