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Come costruire il libro-teatro per raccontare e raccontarsi!

in Attività di classe by
La costruzione del libro-teatro è rientrato nella TOP 10 degli articoli più letti: un ottimo strumento da usare in classe per raccontare e raccontarsi. Scopriamo insieme come costruirlo in modo personalizzato.

Il libro-teatro è uno strumento facile da realizzare e ottimo da utilizzare in classe per raccontare e raccontarsi. Vediamo come costruirlo in modo personalizzato!

Ho imparato da tempo che insegnare agli altri mi serve per riflettere sul mio lavoro, su cosa insegno e su come lo faccio; è per questo che quando alcune maestre (con le quali avevo lavorato durante le sessioni di scuola estiva) mi hanno chiesto di condividere con loro i “trucchi del mio lavoro”, insegnandogli a costruire alcuni dei materiali didattici che utilizzo per i laboratori di Mani in Gioco, sono stata davvero molto felice!

L’obbiettivo primario, che mi sono data preparando questo corso di formazione, è stato quello di insegnare ad utilizzare strumenti e tecniche per progettare e costruire materiali didattici da utilizzare in classe.

Normalmente succede che maestre e maestri adattino le attività agli strumenti che hanno a disposizione ma imparando a progettare e costruire da soli ciò di cui hanno bisogno, potranno senz’altro preparare attività più adatte alla classe che hanno di fronte, pensando esattamente a quella classe formata da quei bambini, anziché ad una classe generica.

Ho individuato quindi 4 diverse tipologie di libri che possono essere costruiti utilizzando materiali facilmente reperibili e poco costosi, per alcune di queste 4 ho individuato modelli diversi perciò, infine, i libri costruiti sono diventati 6.

Le 4 tipologie sono:

1. Libri – Teatro, da costruire per poter raccontare  e raccontarsi.

2. Libri a soffietto, lunghi e pieghevoli per costruire e visualizzare la “successione del tempo”  o l’andamento di una storia.

3. Libro con le tasche e libro erbario per documentare le scoperte scientifiche .

4. Libri- tunnel, profondi, per imparare a guardare in profondità per costruire diorami o rappresentare in modo visivo il contenuto di testi.

IL corso si è svolto interamente in modalità on- line perciò ho provveduto a preparare i kit per ogni partecipante.

Libro- teatro per raccontare e raccontarsi.

Il primo libro di cui abbiamo parlato è stato il libro -teatro che riprende il meccanismo del “Carousel”: aprendo le pagine, si mostrano al lettore, diversi piani di prospettiva nei quali si possono disegnare scenografie, paesaggi e personaggi.

Utilizzo da molto tempo questa tecnologia per costruire grandi libri- teatro, da usare soprattutto nei laboratori in cui la narrazione ha un ruolo importante; raccontare una fiaba nel libro- teatro vuol dire far vedere “ fisicamente” e in 3 dimensioni, i luoghi e i personaggi di cui si parla ed entrare un po’ di più nella storia, immedesimandosi con i personaggi e le loro avventure.

Nel laboratorio “Libri strani per raccontare”, che fa parte del percorso sugli antichi mestieri, parto sempre raccontando una o due fiabe classiche nel libro- teatro poi, utilizzando un cartamodello di mia creazione, chiedo ai bambini  di costruire la loro personale storia, prendendo spunto dalle fiabe lette nel librone oppure inventandone una propria; questa consegna, data dopo le letture, permette ai bambini di metterci davvero qualcosa di loro nelle storie che raccontano e quindi di “Raccontarsi” attraverso lo strumento del libro teatro.

Alla fine del laboratorio ogni bimbo è invitato a raccontare davanti agli altri, la sua storia proprio come ho fatto io all’inizio.

Le insegnanti che hanno partecipato alla formazione, hanno costruito con me un modello in miniatura del libro-teatro utilizzando il kit “numero 1” ed imparando alcune utili strategie di cartonaggio.

Ecco alcuni dei loro lavori!

Questo è il primo dei 5 incontri del percorso dedicato alla costruzione di materiali didattici personalizzati, di seguito trovi gli altri appuntamenti:

I libri a soffietto come materiali didattici: ecco come realizzarli in modo personalizzato!

in Approcci Educativi by

Nel secondo incontro scopriamo come costruire i Libri a soffietto, lunghi e pieghevoli per costruire e visualizzare la “successione del tempo”.

A chi non piacerebbe vedere davanti a se bambini e ragazzi che ascoltano con grande interesse? Occhi sbarrati e attenti che non vedono l’ora che la lezione continui?

Penso sia il sogno di ciascun insegnante e di chiunque si occupi di educazione!

Questo naturalmente è anche un mio desiderio…ed è per questo che da circa 20 anni studio con attenzione tutti i passaggi e le attività da realizzare nei miei laboratori didattici per ottenere un’esperienza che sia significativa (cioè che crei conoscenze utili per la vita quotidiana) e gratificante per ciascun partecipante (che sia a misura di ciascun bambino o ragazzo).

La progettazione di percorsi sull’archeo-didattica mi richiede di essere attenta a molti aspetti: i tempi e la durata dell’attività, i contenuti, le preconoscenze possedute da bambini e ragazzi ecc; uno dei concetti importanti su cui riflettere, prima di cominciare a lavorare sul percorso di storia, è quello di “tempo passato”.

Come spiegarlo?

Per noi adulti pensare al passato è relativamente facile ma sicuramente per i ragazzi e (ancor meno) per i bambini è un concetto astratto che va costruito con pazienza. In questo caso la materialità, la concretezza di un libro a soffietto ci viene sicuramente in aiuto.

Il libro a soffietto, grazie alla sua tecnologia di libro che si allunga in orizzontale o in verticale, ci aiuta a rendere graficamente e visivamente l’idea del tempo Presente (che può essere rappresentato da un punto centrale del libro), del tempo Passato (che si sviluppa verso sinistra dal punto Presente) e del Futuro (che si sviluppa verso destra dal Presente).

Come introdurre l’attività di riflessione?

Disegniamo alla lavagna un pulcino che sta uscendo dall’uovo.

Per farlo non è necessario essere artisti ma, nonostante sia ormai facile utilizzare immagini tratte dal web, penso che un semplice disegno alla lavagna possa avere un grande fascino e sia di stimolo ai pigroni.

Dopo averlo disegnato chiediamo ai bambini: “Com’era il pulcino Prima di questa immagine? Cosa dovrei disegnare alla sua sinistra?” E poi, successivamente: “Come disegneremo il pulcino dopo, alla sua destra?”

La risposta, anche grafica, alle prime domande sarà che “ Il pulcino Prima era dentro all’uovo” e così disegneremo un uovo alla sinistra del primo disegno.

La risposta alla seconda domanda sarà che “Il pulcino Dopo si libererà dal guscio e comincerà a camminare sulle zampine”; disegneremo quindi alla destra del primo disegno un pulcino libero dal suo guscio.

Abbiamo così impostato, graficamente parlando, il concetto di tempo per cui rispetto ad un punto centrale del nostro foglio, a sinistra si va indietro nel tempo mentre a destra si va in avanti; notate che questa stessa convenzione si trova anche nei manuali di storia e negli albi illustrati, genere molto amato dai bambini.

Possiamo fare diversi esempi come questo, utilizzando sempre il disegno alla lavagna, il modello “prima e dopo” ( sia grafico che verbale) e la riflessione dei bimbi.

A questo punto costruiremo il nostro libro a soffietto

Utilizziamo materiali di facile reperibilità come cartoncini Bristol e cartone pressato (per la copertina) e chiediamo ai bambini di riprodurre nel soffietto la sequenza della storia pulcino scrivendo in alto, nelle tre pagine del soffietto: “Prima, Ora, Dopo”.

Istruzioni per costruire il soffietto:

Per costruire la sequenza semplice del “pulcino che esce dall’uovo” basterà farsi tagliare, dal proprio cartolaio di fiducia, delle strisce di Bristol 15 x 45 e poi piegarle in tre parti insieme ai nostri bambini; non fatelo voi! Ma facciamolo insieme a loro per allenare le mani ai lavori di piegatura.

Con le insegnanti del corso di formazione “ Progettare e costruire materiali didattici personalizzati”, abbiamo costruito due soffietti più lunghi e nel primo abbiamo inserito la filastrocca del pulcino con i giorni della settimana…

… mentre il secondo ci è servito come catalogo.

Altre modalità:

Un altro modo per applicare la tecnologia del soffietto infatti è quello di utilizzare le pagine per catalogare qualcosa; l’esempio proposto da me per il corso è quello di un catalogo di uccelli presenti nel mio giardino e delle loro uova (visto che, soprattutto in primavera ne trovo tanti, diverse per forma e colore!) per imparare a conoscerli e a riconoscerli.

Come usare il libro a soffietto

Il libro a soffietto può essere usato anche in verticale aprendosi verso il basso o verso l’alto. Nel laboratorio intitolato “ La memoria della Terra, archeologia per i piccoli” (che fa parte del percorso la “Preistoria nelle Mani” del progetto Mani in Gioco) attraverso un racconto in rima, seguiamo le radici di un grande albero che ci porta indietro nel tempo a riscoprire i nostri antenati (le nostre radici) e poi gli antenati più antichi e ad andare indietro nel tempo fino ad arrivare alla nascita della nostra amata Terra.

Se nel primo laboratorio sulla tecnologia del libro a soffietto abbiamo lavorato sul concetto di tempo, in questo secondo laboratorio dedicatogli abbiamo riflettuto sulle storie e abbiamo costruito un libro tridimensionale dove le immagini e le parole corrono insieme lungo le pagine del soffietto.

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