esami di maturità

Maturità 2021: Curriculum dello Studente ma non solo!

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Che cos’è il Curriculum dello Studente, e quali le ulteriori novità previste per la Maturità 2021, che vedrà il via alle ore 8.30 del prossimo 16 giugno.

Per la Maturità 2021 il Curriculum dello Studente vede il suo debutto (era stato previsto dalla “Buona Scuola” del governo Renzi), e verrà allegato al diploma.

Il curriculum conterrà l’elenco di tutte le competenze dello/a studente/studentessa, in particolare le attività professionali, culturali, artistiche, musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extra scolastico.

Come è strutturato il Curriculum dello Studente?

Il documento, che dovrà essere compilato su piattaforma informatica, si compone di tre parti: due sono a cura della scuola, una spetta allo/a studente/studentessa.

Prima parte

Denominata “Istruzione e formazione”, riporta i dati relativi al profilo scolastico degli studenti, inclusi gli elementi riconducibili alle competenze e conoscenze acquisite durante il percorso di studi.

Seconda parte

Denominata “Certificazioni”, qui si vanno a riportare tutte le certificazioni (linguistiche ed informatiche, ma anche di altra tipologia) rilasciate agli studenti da un Ente certificatore riconosciuto dal MIUR.

Terza parte

Infine, la parte denominata “Attività extrascolastiche”, a cura degli studenti, da compilare con tutte le informazioni riguardanti le competenze e conoscenze acquisite nello svolgimento di attività professionali, culturali, artistiche e di pratiche musicali, sportive o di volontariato.

L’esame di Maturità 2021

Intanto, per quanto riguarda l’ammissione all’esame, le prove Invalsi e il completamento delle ore del PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) non sono tra i requisiti.

L’orale sarà valutato fino a 40 punti, mentre i restanti 60 deriveranno dai crediti accumulati nel triennio.

Ma oltre al Curriculum dello Studente, quali novità dobbiamo aspettarci dall’esame di Maturità 2021?

In realtà, ad oggi, l’ordinanza ufficiale pubblicata dal Miur afferma che l’esame seguirà le orme di quello del 2020, ovvero: niente prove scritte e con il solo colloquio orale svolto in presenza ma, contrariamente allo scorso anno, non ci sarà l’ammissione generalizzata.

La commissione sarà formata da 6 docenti interni facenti parte del Consiglio di Classe, e da un Presidente esterno.

 Il numero di studenti che sostengono l’orale della Maturità 2021 non deve essere superiore a 5 per ogni giornata.

L’elaborato

Dunque, visto che tutto, o quasi, si gioca in sede di esame orale, è bene sapere che quest’anno sarà accompagnato non dalla discussione di una tesina ma, come ha più volte ribadito il Ministro dell’Istruzione Bianchi, da un elaborato.

L’elaborato sarà proprio il punto di partenza della discussione d’esame, e verterà su un tema specifico che il Consiglio di classe ha assegnato a tutti gli studenti, che dovranno a loro volta consegnarlo entro il 31 maggio.

Tale elaborato non segue uno schema rigido, tutt’altro; proprio perché tenendo conto della specificità dei vari indirizzi di studio e delle caratteristiche dei singoli studenti, può avere le forme più varie.

Può infatti essere sviluppato in forma scritta, multimediale e pratica, e nel mese precedente alla consegna del 31 maggio, gli studenti avranno il supporto di un docente nella sua preparazione.

Le materie oggetto dell’elaborato sono state pubblicate il 4 marzo: qui puoi trovare la lista completa.

La prova orale

Il maxi colloquio avrà una durata di circa un’ora, e il/la candidato/a dovrà anche dimostrare competenze e conoscenze previste nell’ambito dell’Educazione civica.

Oltre alla prima fase, relativa alla presentazione dell’elaborato, la prova orale sarà articolata in altre 3 fasi:

  • la discussione di un breve testo (già affrontato nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana)
  • un materiale assegnato dalla commissione, coerente con il percorso fatto
  • l’esposizione delle esperienze svolte nell’ambito del PCTO

Per venire incontro agli studenti coinvolti nella maturità 2021, il Ministero dell’Istruzione ha messo online una nuova piattaforma contenente informazioni e materiali sull’esame di Stato di quest’anno.

Nella piattaforma ci sono anche utili risposte alle domande più frequenti degli studenti: le trovi qui!

Rai Cultura per i maturandi

Per la Maturità 2021 Rai Cultura offre un percorso online sul portale di Rai Scuola, dove poter trovare tutti i materiali dedicati all’Esame.

Maturità. Lezioni e approfondimenti per l’Esame di Stato” è il percorso didattico che raccoglie lezioni tenute da insegnanti, docenti universitari, accademici e divulgatori, e che si rivolge a tutte le studentesse e gli studenti che stanno per affrontare questa prova.

In questo caso, accendere la TV aiuta lo studio!

Maturità 2020, parlano i professori!

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Come sarà la maturità 2020 a causa dell’emergenza Coronavirus? Ne parliamo con la professoressa Elena Sartori.

Come anticipato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, sono state ufficializzate le regole e le modalità per la nuova maturità 2020, dopo un lungo periodo di didattica a distanza, che ha cambiato il modo di fare scuola di ogni ordine e grado.

Quali sono le novità? L’ordinanza ministeriale ci dice innanzitutto che tutti gli studenti che hanno frequentato l’ultimo anno della secondaria di II grado saranno ammessi alla prova, e che il loro voto di ammissione sarà valutato dal consiglio di classe. Tra le grandi novità ci sono anche il valore dei crediti degli ultimi tre anni, che sarà in totale di 60 punti (18 per il terzo anno, 20 per il quarto, 22 per il quinto), e soprattutto la presenza di una sola prova orale, che sostituisce gli scritti e varrà fino a un massimo di 40 punti.

Per scoprire più da vicino come gli studenti – e i professori – si preparano a questa “notte prima degli esami” veramente sui generis, abbiamo pensato di porre delle domande ad alcuni insegnanti provenienti da diverse regioni diverse d’Italia. Oggi è con noi la professoressa Elena Sartori, che insegna chimica nell’IIS Scalcerle di Padova.

Benvenuta. Come avete vissuto, lei e i suoi studenti, questo momento in attesa di conoscere le modalità della nuova maturità 2020?

Inizialmente nessuno si preoccupava perché tutti pensavamo che si trattasse solo di una situazione temporanea e che saremmo tornati a scuola. Io mi sono tuffata con entusiasmo nella didattica a distanza, che rappresentava una “variazione sul tema” e mi consentiva di avere un approccio più flessibile all’insegnamento (non hai capito? va bene, sentiamoci oggi pomeriggio). Un po’ alla volta l’entusiasmo si è smorzato, sia per i vincoli impostici dalla dirigenza (meglio lezioni in differita, non troppe lezioni in una mattinata, ridurre l’ora di lezione) sia per la mancanza del contatto diretto con gli studenti che, mi sono resa conto nel tempo, rappresenta l’innesco necessario. Dal canto loro, i ragazzi ci comunicavano spesso la difficoltà nell’affrontare la lezione e lo studio in modo così distante e individuale. Non conoscere le modalità dell’esame ha creato un po’ di ansia in me e negli studenti. Tutti avremmo voluto conoscere con anticipo sia le modalità dell’esame sia la composizione delle commissioni. Invece le modalità dell’esame non sono ancora completamente note e le commissioni sono state decise solo pochi giorni fa. Per effetto della presenza dei soli membri interni e per disposizioni contenute nell’ordinanza ministeriale, alcune classi sosterranno l’esame di maturità su materie diverse da quelle inizialmente decise dal ministero all’inizio dell’anno. Per me si tratta inoltre dei primi esami di maturità a cui prendo parte.

Quest’anno sono state eliminate le prove scritte a favore di un’unica prova orale. Come stanno vivendo gli studenti questo cambiamento?

Non ho sentito commenti espliciti, ma la mia impressione è che la maggior parte degli studenti abbia vissuto con sollievo l’eliminazione delle prove scritte che (dopo l’abolizione della terza prova formulata dalla commissione), giungendo entrambe dal ministero, continuano a rappresentare le prove più aleatorie. Secondo me è un po’ un peccato, perché per molti di loro, che erano davvero ben preparati, sarebbe stata una bella soddisfazione vedere che erano in grado di affrontare anche quesiti pensati a “livello centrale”.

Come pensa di sostenere gli studenti nella nuova prova, dopo aver svolto un lavoro incentrato in gran parte sugli scritti?

Le ultime unità didattiche saranno verificate con prove orali e darò la mia disponibilità per ascoltarli su alcuni argomenti senza valutazione. Li aiuterò a impostare un discorso, mettendo in luce quegli aspetti che loro potrebbero dare per scontati e che invece, se esplicitati, rendono la trattazione interessante e ben sostanziata. Anche perché per una materia scientifica come la mia, c’è il rischio che l’esposizione orale costringa a una maggiore vaghezza. La bozza di ordinanza pubblicata in questi giorni parla di un elaborato sulle materie di indirizzo che ogni studente dovrà realizzare e da cui iniziare il colloquio. Penso perciò che noi docenti aiuteremo i ragazzi nella selezione degli argomenti e nell’individuazione dei possibili collegamenti tra le discipline.

Tra le novità 2020, c’è una maggiore importanza data all’andamento degli ultimi tre anni di ogni studente. Come hanno accolto i suoi studenti la notizia?

In generale credo che questo possa dare una certa tranquillità anche se è ovvio che, chi ha sempre lavorato e conseguito una buona media dei voti nel triennio, sarà più felice di chi invece parte da crediti bassi e poteva sperare nel colpo di fortuna all’esame per un bel voto di maturità.

Grazie e… buona maturità!

Crediti foto copertina: ChinaFotoPressChinaFotoPress via Getty

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