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Giornata Internazionale della Felicità: come riconoscerla?

in Affettività e Psicologia/Attività di classe by

Il 20 marzo si festeggia la Giornata Internazionale della felicità: un consiglio di lettura potrebbe aiutarci a riconoscere questo prezioso stato!

Lunedì 20 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Felicità. Fu proprio l’Organizzazione delle Nazioni Unite, nel 2012, ad istituirla:

«L’Assemblea generale […] consapevole di come la ricerca della felicità sia uno scopo fondamentale dell’umanità, […] riconoscendo inoltre la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica […]»

Perché proprio il 20 marzo? Perché coincide con l’equinozio di primavera, simbolo beneaugurante di rinascita della Natura: non poteva esistere data migliore!

Se fosse felicità?

Ma come si riconosce la felicità?

Arturo, Zoe e Giulio, i protagonisti del libro Se fosse felicità, una storia avventurosa e piena di emozioni, riflettono proprio sulla cosa più bella del mondo – la felicità appunto – e su come provare a ricercarla.

Il libro fa parte del kit dell’omonima campagna educativa per la scuola primaria, dedicata al tema dell’affettività e dell’inclusione, realizzata da Librì Progetti Educativi in collaborazione con Eulab srl – Laboratorio della Felicità.

Oltre ad affrontare il tema dell’inclusività, la campagna ha l’obiettivo di accompagnare i più piccoli alla scoperta di questo stato d’animo, non solo come emozione ma anche come competenza da allenare.

Proprio così: ci vuole allenamento per imparare ad essere felici!

QUI trovi alcune attività tratte dalla campagna educativa, da poter proporre in classe

E il genitore, cosa può fare per educare suo figlio o sua figlia a provare questo stato d’animo? Come affermava Maria Montessori:

“L’adulto deve farsi umile e imparare dal bambino ad essere grande.”

È solo grazie a questo atteggiamento, infatti, che il genitore comprende i veri bisogni del bambino, aiutandolo a guadagnare autostima e benessere interiore. Buona Giornata Internazionale della Felicità!

Chi ha la stoffa del ricercatore? Un’attività di classe per scoprirlo!

in Attività di classe by

Com’è il lavoro del ricercatore? E soprattutto, cosa cercano di preciso questi uomini e queste donne, spesso giovani, curiosi di scoprire come funziona il mondo? La Fondazione AIRC ci viene in aiuto e ci spiega il tutto per filo e per segno, con test e attività da scaricare gratuitamente e da utilizzare in classe.

Con una definizione decisamente poetica ma altrettanto vera, potremmo dire che un ricercatore è uno scienziato che cerca di afferrare un sogno!

Può essere uomo o donna, parlare qualsiasi lingua, vivere in qualunque Paese, ma quello che lo caratterizza davvero è avere un obiettivo che lo spinge a studiare e lavorare di giorno e spesso anche di notte: scoprire il funzionamento delle cose.

L’importanza del ruolo del ricercatore è ben noto a Fondazione AIRC, che con “Una Costellazione luminosa”, propone un percorso educativo di classe sulla ricerca scientifica. Segui il link e scarica l’attività per la tua classe!

COMPILA LA FORM E SCARICA GRATUITAMENTE LA PRIMA ATTIVITA’ DI
“UNA COSTELLAZIONE LUMINOSA”

Foto di copertina by National Cancer Institute su Unsplash

La tribù di carta e penna: iscrivi gratis la tua classe!

in Attività di classe by

Un progetto educativo prezioso dedicato alla scrittura e all’amicizia, che aiuta a riscoprire il piacere di avere amici di penna!

Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’”, cantava Lucio Dalla nella celebre canzone, perfetto incipit per parlare di tutto il fascino insito nel prendere carta e penna e scrivere una bella lettera… come ai “vecchi tempi”!

Via l’immediatezza delle mail, di WhatsApp,  di Telegram e Messenger: si torna alla piacevole lentezza dell’attesa, quella che, come diceva Leopardi, è essa stessa piacere, immaginando le parole che il nostro amico o amica di penna scriverà per noi e che il postino – ebbene sì, può consegnare anche altro oltre a bollette e pacchi Amazon! – porterà a casa nostra.

La tribù di carta e penna è dunque il nome del nuovo progetto educativo promosso da Librì e dedicato alla scrittura, all’amicizia e allo scambio culturale, pensato proprio per scoprire o riscoprire il piacere di inviare e ricevere una vera lettera, esercitandosi anche nella scrittura a mano (purtroppo sempre meno utilizzata nel quotidiano).

Qualsiasi classe può aderirvi – iscrivendosi gratuitamente – e sarà associata ad un’altra classe di una qualsiasi città d’Italia: i bambini potranno così sperimentare la felicità di conoscere nuovi compagni di altri paesi!

Clicca qui per iscrivere GRATIS la tua classe, e buona scrittura/lettura!

“Tutti a tavola”, la campagna dedicata alla corretta alimentazione e all’inclusione!

in Approcci Educativi by

“Tutti a tavola”, la campagna educativa dedicata al tema dell’inclusione interculturale tramite una sana e corretta alimentazione!

Il progetto educativo “Tutti a tavola!, realizzato e gestito da Librì Progetti Educativi in collaborazione con Esselunga, nell’ambito dell’iniziativa Amici di Scuola, ruota attorno a 2 temi: la corretta alimentazione e l’inclusione interculturale.

In una dieta sana e gustosa, infatti, è davvero bello esplorare sapori nuovi e altre culture!

Così, in compagnia della famiglia De Gustibus e con l’aiuto dei Super Foodies, studenti e insegnanti impareranno quanto è bello scoprire culture nuove attraverso un viaggio nei loro cibi.

Scopriranno poi come la piramide alimentare della dieta mediterranea possa essere integrata in modo interessante e salutare con alimenti e piatti provenienti da altre tradizioni!

Il kit, GRATUITO, comprende:

  • 1 guida per il docente, per svolgere percorsi di inclusione interculturale in classe.
  • 25 libri illustrati per gli alunni, con le nuove avventure della famiglia De Gustibus.
  • 25 pieghevoli per le famiglie, per continuare le attività a casa.

Clicca qui per ricevere il kit GRATUITAMENTE!

A proposito di corretta alimentazione, leggi qui l’articolo dedicato alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione!

“Tondo come il mondo”, la campagna educativa che pensa all’ambiente!

in Approcci Educativi by

Tutela dell’ ambiente e risparmio delle risorse: scopriamo la campagna educativa “Tondo come il mondo”!

Gli animali, le piante, la natura tutta: in una sola parola, l’ambiente! Parliamone e, soprattutto, impariamo a prendercene cura grazie alla campagna educativa “Tondo come il mondo”.

Realizzata da Librì – Progetti educativi, in collaborazione con Fondazione Ambienta, la campagna si rivolge alle classi III, IV e V delle scuole primarie. Tema cardine è la tutela ambientale (a proposito, hai letto qui come sta il mare?) e il risparmio delle risorse.

Si parla dunque di acqua, aria, energia e rifiuti, insegnando in modo semplice e divertente come rendere la Terra un luogo più bello e pulito!

Con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita rispettoso dell’ambiente, “Tondo come il mondo” è alla sua 13esima edizione: 13 anni trascorsi tutti in compagnia di Bob, il simpatico personaggio del libro illustrato.

E’ proprio Bob a diffondere tra i banchi di scuola tutti quei comportamenti che possono contribuire a salvaguardare la Terra e il nostro futuro: non resta che ascoltarlo e prenderlo d’esempio!

Kit didattico

Grazie al kit didattico gli studenti, le famiglie e i genitori vengono coinvolti in maniera semplice e ludica, sull’importanza di imparare a gestire bene e a risparmiare le preziose risorse del nostro pianeta. Come? Diffondendo una cultura del risparmio energetico, del riciclo e in generale di tutti quei comportamenti in grado di conciliare sviluppo industriale e cultura ambientale.

Il libro per bambini, presente nel kit, si presenta come un corso di educazione ambientale, ricco di informazioni, curiosità e attività da realizzare in classe.

La guida per l’insegnante, invece, propone tanti laboratori didattici per approfondire i temi ambientali più importanti e tutte le indicazioni per partecipare al nuovo concorso a premi per le classi.

Il progetto educativo è riservato alle classi III, IV e V delle scuole primarie, e consente di assolvere alle 33 ore di educazione civica.

Clicca qui per ricevere il kit di “Tondo come il mondo” GRATUITAMENTE!

In partenza la 5° edizione di Didacta!

in Scuola by

Dedicata alla pedagogista Maria Montessori, venerdì 20 maggio ha il via la 5° edizione della Fiera Didacta Italia. Centinaia di eventi formativi e una vasta area espositiva per le aziende che lavorano nel mondo della scuola e della formazione.

Didacta, l’evento nazionale sull’innovazione della scuola, il più atteso da docenti, dirigenti scolastici, educatori e professionisti in generale del settore, è ai nastri di partenza!

La più grande fiera per la formazione dei docenti si terrà dal 20 al 22 maggio, nella splendida cornice della Fortezza da Basso, a Firenze (ma nasce in Germania, come abbiamo scritto QUI!).

Come si legge dal sito ufficiale della manifestazione, Didacta ha:

l’obiettivo di favorire il dibattito sul mondo dell’istruzione tra gli enti, le associazioni e gli imprenditori, per creare un luogo di incontro tra le scuole e le aziende del settore.

E questa 5° edizione non poteva che essere dedicata a Maria Montessori, una delle personalità più importanti a livello mondiale nel campo dell’educazione dell’infanzia. Il suo metodo educativo è considerato uno dei principali esperimenti di “scuola nuova” adottato in molti paesi del mondo.

La quinta edizione

Come quelle passate, anche la quinta edizione di Didacta si sviluppa in 2 livelli:

  • quello dell’area espositiva, che chiama in causa tutta la filiera delle aziende che lavorano nel mondo della scuola e della formazione;
  • quello degli eventi (oltre 250!), con convegni e seminari che vanno dall’area tecnologica a quella scientifica e umanistica.
Clicca QUI per scoprire l’intero programma di questa edizione di Didacta, e QUI per acquistare il tuo biglietto d’ingresso!

Librì a Didacta!

Anche quest’anno Librì – Progetti Educativi sarà presente con un proprio stand a Didacta, e più precisamente il numero A 59 all’interno del padiglione Spadolini. Qui, nelle 3 giornate della fiera, saranno organizzati vari interventi dedicati a temi come l’inclusione, l’accoglienza, la ricerca, l’alimentazione, la finanza, l’educazione civica e molto altro!

Scopri QUI tutti gli interventi previsti e… vieni a trovarci!

Foto di copertina by raiscuola.rai.it

Disponibile il webinar sul Consumo Sostenibile!

in Webinar e formazione by

Vi siete persi il webinar sul Consumo Sostenibile, che si è tenuto il 10/2? Ecco come recuperarlo!

Lo avevamo annunciato in questo articolo: giovedì 10 febbraio, alle ore 16.30, si è tenuto il webinar “CONSUMO SOSTENIBILE: INSEGNANTI E STUDENTI A CONFRONTO“.

Organizzato da Librì Progetti Educativi, in collaborazione con Frosta Italia, il webinar rientra nell’ambito del progetto educativo Green Action Squad, ed è stato un’occasione per formarsi e non farsi trovare impreparati di fronte alle sollecitazioni delle nuove generazioni, in merito alle questioni ecologiche.

La relatrice del webinar, Lucrezia Cilenti, è Ricercatrice presso l’ Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del CNR, e ha dato alcuni preziosi suggerimenti su come affrontare scelte più consapevoli nell’ambito della alimentazione sostenibile.

Inoltre, la Dott.ssa Cilenti ha fornito anche molti interessanti spunti per la realizzazione di attività didattiche sul tema.

Avete perso il webinar?

Nessun problema! Nel video che segue potrete infatti rivederlo in tutta comodità: buona visione!

Webinar “CONSUMO SOSTENIBILE: INSEGNANTI E STUDENTI A CONFRONTO

“Più unici che rari” : campagna educativa da 1° premio!

in Bisogni Educativi Speciali by

La pluripremiata campagna che promuove l’inclusione e la valorizzazione delle diversità tra i più piccoli, si aggiudica il Premio della Giuria dell’VIII edizione del Premio OMaR per la Comunicazione sulle Malattie e i Tumori Rari!

Più Unici che Rari’, la campagna educativa dedicata a ragazze e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, promossa da Librì Progetti Educativi in collaborazione con Sanofi, ha vinto il Premio della Giuria dell’VIII edizione del Premio OMaR!

Nella motivazione delle Giuria si legge:

Per l’impatto del progetto che ha raggiunto 1.105 istituti scolastici, 63.900 alunni e le loro famiglie, impegnando diversi canali di divulgazione e formazione; per gli argomenti trattati, che muovendo dal concetto di malattia rara e di rarità hanno consentito di apprezzare a pieno i singoli valori di ogni persona; per il messaggio positivo e di inclusione, in quanto il sentirsi diverso accumuna tutti i ragazzi.

Il Premio OMaR

Il premio, attribuito ogni anno dall’ Osservatorio Malattie Rare a chi, impiegando diversi mezzi di comunicazione, fa informazione corretta e attività di sensibilizzazione efficace verso il grande pubblico sul mondo complesso delle patologie e dei tumori rari, è stato consegnato nel corso di una cerimonia che si è svolta nella serata del 2 dicembre a Roma, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis.  

Maria Cristina Zannoner, Amministratore delegato di Librì Progetti Educativi, afferma:

Un tema educativo, per essere accolto dal mondo della scuola e dalle famiglie, ha bisogno dei giusti ingredienti, quali quelli di un’impostazione visiva molto gradevole e accattivante, un testo adatto alla capacità di comprensione dei bambini e che sappia catturare la loro curiosità e il loro interesse.

Il tutto partendo dalla competenza e dall’esperienza di chi vive i disagi e le difficoltà nel quotidiano, come le tante associazioni pazienti con cui abbiamo lavorato per costruire i contenuti della campagna.

‘Più Unici che Rari’ coniuga tutto questo, riuscendo a trattare il difficile tema dell’inclusività e della valorizzazione delle differenze

Il momento della premiazione, con Maria Cristina Zannoner (Amministratore Delegato di Librì Progetti Educativi) ed Elisa Ferrari (Senior Communication Project Manager di Librì Progetti Educativi)

Più unici che rari: obiettivo della campagna

Obiettivo della campagna è raccontare il valore dell’unicità di ciascuna persona e promuovere l’importanza dell’accoglienza e dell’inclusione nell’ambiente scolastico, partendo da quelle difficoltà e barriere che possono nascere in presenza di malattie rare o altre patologie, come l’asma o la dermatite atopica, per le quali Sanofi è in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di terapie, ma anche più semplicemente tratti fisici, caratteriali o comportamentali.

Tutti i materiali e i percorsi didattici della campagna nel corso delle ultime due stagioni sono stati sviluppati anche sulla piattaforma digitale www.piuunicicherari.it per poter essere fruiti anche da casa, a prova di DAD, e sempre disponibili per le famiglie affinché possano essere elementi di riflessione condivisa scuola-famiglia.

Marcello Cattani, Presidente e Amministratore delegato di Sanofi, in merito al premio ha detto:

Ci spingono a continuare a sviluppare e sostenere attività di sensibilizzazione su tematiche fondamentali come l’inclusione sociale e la diversità, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni di cittadini, lavorando sempre in un’ottica di partnership con le istituzioni e le associazioni di pazienti.

Qui un’intervista realizzata da noi a Marcello Cattani, del gennaio 2021.

Due nuove campagne

Quest’anno la campagna si arricchisce di due nuovi percorsi didattici, frutto di workshop con alcune associazioni pazienti, due nuove storie che parlano ai bambini e alle bambine, per non aver paura anche quando non tutto va come dovrebbe, ovvero quando ci si ammala e si è costretti a stare in ospedale o quando ad ammalarsi è un proprio familiare.

“La scuola in ospedale”

Il primo percorso, “La scuola in ospedale”, mira a far superare la paura dell’ospedale, un luogo dove lavorano medici, infermieri, ma anche insegnanti.  Questi ultimi aiutano tantissimi bambini e bambine che si ammalano, per periodi brevi o più lunghi, a stare meglio, a rimanere in contatto con i loro compagni e a non restare indietro con le lezioni. La scuola in ospedale è un servizio del MIUR che garantisce istruzione e formazione a bambini e ragazzi ricoverati in ospedale o degenti a casa. Sono oltre 50.000 gli studenti che ogni anno beneficiano di questo servizio.

“Luca ha cambiato colore”

Il secondo percorso, “Luca ha cambiato colore”, è rivolto a coloro che si trovano ad affrontare la malattia di un familiare: una situazione a cui non sono preparati, che li spaventa e che può cambiare il modo di vivere la loro quotidianità. La storia incoraggia i bambini a parlarne in classe con i propri insegnanti, amici e compagni per far sì che non si sentano soli e possano essere aiutati.

L’audiolibro “Più unici che rari. Storie dei ragazzi della III C”

Il libro illustrato “Più unici che rari. Storie dei ragazzi della III C”, che compone l’edu-kit per le insegnanti, gli studenti e le famiglie, distribuito gratuitamente nelle scuole e scaricabile anche dal sito web dedicato, rinnova la sua narrazione diventando un audiolibro.  

Disponibile in anteprima qui e prossimamente sulle principali piattaforme di streaming tra cui Spotify, nell’audiolibro ritroviamo Olga, tredici anni, affetta da dermatite atopica, Leo, il bulletto e tutti gli altri personaggi del volume, ideato e scritto da Sabrina Rondinelli, insegnante e scrittrice, e illustrato da Francesco Fagnani.

Ognuno di loro è unico e speciale e si distingue per un tratto del carattere, per una caratteristica fisica, alcuni per una malattia. Una storia a più voci, per apprezzarsi l’un l’altro ed educare i ragazzi a riconoscere le differenze come una ricchezza e un’opportunità di crescita per sé stessi e gli altri.

Il concorso “Come stai? Dillo con arte!”

Dopo il successo della prima edizione che ha visto oltre 330 classi partecipanti, torna il concorso “Come stai? Dillo con arte!” che consente agli studenti di esprimere le proprie emozioni, sentimenti e paure attraverso la loro creatività artistica.

Un’occasione per i bambini e i ragazzi per pensare criticamente ad aspetti importanti tipici della loro fascia d’età, così che possano riflettere sulla loro esperienza e sull’esperienza degli altri, sentirsi compresi e comprendere, accettarsi e accettare. Per partecipare c’è tempo fino al 14 febbraio 2022. Regolamento e premi in palio sono disponibili qui.

Il progetto, attivo dal 2019 a oggi, ha raggiunto quasi 1.700 scuole con oltre 3.000 classi partecipanti e quasi 84.000 alunni e rispettive famiglie coinvolte attivamente.

Conta sul patrocinio di 25 Società Scientifiche e Associazioni di pazienti (A.D.I.G Lazio, AIAF, AIEOP, AIG-Gaucher, AIG-Glicogenosi, AIL, AIMAME, AIMPS, AIRP, AISM, AISMME, ANDeA, ANMAR, ANPTT, APMARR, Associazione Libellule, ESEO, FAVO, Federasma e Allergie, Associazione Niemann-Pick, Respiriamo Insieme, Salute Donna e Salute Uomo, UICI, UNIAMO e vEyes), oltre ai centri di Coordinamento Malattie Rare della Regione Abruzzo e della Regione Campania. È realizzato in collaborazione con Fondazione ASPHI onlus.

CityCampus: insegnare coding, robotica ma anche arte, per preparare al Futuro

in STEM ed Esperienze digitali by

Da settembre 2021 a Firenze apre CityCampus, palestra per la Mente ideata da Librì Progetti Educativi – per insegnare a bambini e ragazzi i principi di coding, tinkering e robotica. Ma anche gioco e arte.

I bambini, i ragazzi: un serbatoio infinito di energia ed entusiasmo riversato non solo nel gioco, ma anche nella scuola e nelle attività sportive: perché, si sa, ad allenare il corpo ne beneficia di conseguenza anche la mente.

Ma perché non affiancare alle palestre per il corpo, una vera e propria palestra per la mente?

Questa domanda è stata il punto di partenza per Librì Progetti Educativi, e la risposta è sfociata nello sviluppo di un suo progetto ambizioso quanto innovativo: CityCampus, appunto.

Steam-C

Per arrivare a capire appieno le potenzialità di CityCampus, è necessario prima avventurarci nel mondo delle Steam-C (acronimo inglese di Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics), ovvero le materie scientifiche (matematica, tecnologia, ingegneria) mescolate agli strumenti digitali e alla creatività artistica.

Ebbene sì, il binomio forse non è immediato, ma in realtà scienza e arte possono far parte armoniosamente di una stessa attività, volta a lavorare in modo creativo, innovativo e sostenibile, favorendo così un progresso economico, umano e sociale.

I lavori di domani

Viviamo in un mondo velocissimo, in continuo cambiamento, e che lascia libera la mente di immaginare per il futuro (assai prossimo), lavori che al momento nemmeno esistono: secondo alcune ricerche, infatti, il 60% dei lavori più interessanti del prossimo decennio non sono stati ancora inventati!

Lavori immersi nelle nuove tecnologie (come il pilota di droni), nel digitale (lo psicoterapeuta del digitale), ma che rivelano anche un’attenzione verso l’ambiente (l’agricoltore verticale o l’esperto in cambiamenti climatici).

Va da sé che per affrontare questa grande trasformazione sono richieste conoscenze tecniche e grande fantasia: è dunque necessario essere ben preparati e formati a dovere.

Insegnare il futuro

Ed ecco quindi il perché di CityCampus: per insegnare il futuro che sta arrivando. Come? Attraverso il gioco – le cui funzioni psicopedagogiche sono ormai ampiamente dimostrate – e gli incontri, che si rivelano vere e proprie esperienze immersive.

Cosa è CityCampus

A metà strada tra il doposcuola e la ludoteca, luogo di studio e di relazione sempre aperto e immerso nel ritmo cittadino, CityCampus prevede lezioni in cui verranno insegnati il coding (alias il linguaggio di programmazione), il tinkering (dal mondo Maker, un laboratorio creativo in cui “pensare con le mani”) e la robotica.

Il tutto, ponendo sempre una grande attenzione verso l’aspetto delle relazioni sociali e interpersonali (e qui entra di diritto la dimensione del gioco).

Com’è strutturato CityCampus

Le lezioni, che partiranno dalla seconda metà di settembre 2021, si svolgeranno in un ambiente accogliente, sicuro e motivazionale, e saranno suddivise in due fasce d’età:

  • KIDS (6-10 anni)
  • JUNIOR (11-14 anni)

Non è richiesta alcuna competenza precedente, e l’impegno prevede 4 giorni a settimana, con orario 14-17 per i Junior e 17-19 per i Kids.

Inoltre, tutti i partecipanti avranno a disposizione tablet personali, computer e set di robotica.

Dove si terrà CityCampus?

Il battesimo del progetto avverrà a Firenze per poi estendersi in futuro ad altre città d’Italia.

Del resto, quale migliore città di Firenze – culla del Rinascimento –  per dare vita ad un progetto di rinascita, dopo l’impoverimento educativo e relazionale che due anni di Covid hanno lasciato ai bambini e ragazzi?

Per ulteriori informazioni sul progetto clicca qui, o scrivi a info@progettiedu.it, oppure chiama lo 055. 9073.999.

9 marzo: ad un anno dal lockdown italiano

in Approcci Educativi by
Ripercorriamo insieme i progetti educativi e le iniziative nate in epoca Covid-19, a partire dal 9 marzo 2020.

Il 9 marzo 2020 è una data che probabilmente troveremo riportata nei futuri libri di storia. Segna infatti l’inizio del lockdown in Italia – che terminerà lunedì 18 maggio 2020 – e a comunicarla fu l’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: l’Italia intera diventa “zona protetta”.

9 marzo – 18 maggio: 70 giorni in cui tutto si è fermato – gli spostamenti, le occasioni di vita sociale, la vita fuori casa – in un eterno presente che impediva qualsiasi programmazione futura.

Ma la speranza e la volontà di offrire sostegno e supporto ai bambini, categoria che più di tutti non aveva i mezzi per capire la portata di quello che stava succedendo, non hanno fermato le idee, e così sono nati tanti progetti interessanti in casa Librì – Progetti educativi, in collaborazione con vari enti e aziende.

Progetti, questi, pensati per portare gratuitamente in tutte le scuole strumenti, libri e kit didattici, per conoscere e affrontare la pandemia e tutte le sue conseguenze, anche sul piano emotivo.

La Banda dei Virus

Con SELEX Gruppo Commerciale SpA è nata l’iniziativa Tutti per la scuola, rivolta alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie paritarie e pubbliche di tutto il territorio nazionale.

Tutti per la scuola ha lo scopo di distribuire agli istituti materiale di consumo e didattico, oltre che progetti educativi, grazie ai punti fedeltà donati dai clienti dei supermercati delle insegne del gruppo.

La banda dei virus è dunque proprio uno dei progetti educativi proposti, ed è nato come forma di sostengo alle classi dopo l’emergenza Covid-19. Il progetto aiuta i bambini a scoprire, con divertimento, alcuni dei virus più famosi (tra cui, appunto, il Sars-Cov 2).

Si passano in rassegna le doti naturali dei virus e i loro punti deboli, per capire come difendersi e per toccare con mano quanto è importante la ricerca scientifica per arrestarli. Il tutto, al grido accorato: “il miglior antidoto è la conoscenza”!

Bentornati a scuola

Dopo il lockdown per l’emergenza legata al Covid-19, a quasi otto mesi di distanza, gli studenti sono finalmente rientrati nelle loro classi. Ma il carico delle emozioni vissute in quei mesi, non poteva essere certo dimenticato, bensì raccontato, rielaborato, metabolizzato.

Per supportare gli insegnanti e i più piccoli in questo rientro così delicato, è nata Bentornati a scuola, una campagna educativa molto speciale ideata e realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, e distribuita gratuitamente alle scuole che ne hanno fatto richiesta.

Perché “Bentornati a scuola”?

Il titolo strizza l’occhio ad uno dei valori più importanti della scuola, l’accoglienza, ma è  anche il grido che il protagonista della campagna educativa – e del libro illustrato presente nel kit – rivolge ai bambini per dar loro il benvenuto nella classe.

Storie di quando eravamo lontani

Questo il titolo del libro che le insegnanti hanno ricevuto gratuitamente (e che puoi acquistare qui) e che hanno potuto leggere alla loro classe, raccontando le vicende di un giovane e misterioso Contastorie.

Chi è il protagonista della campagna?

Il Cantastorie, nostro eroe giovane misterioso, aiuterà i più piccoli a tirar fuori dal proprio cuore le emozioni di quando erano lontani e chiusi nelle loro case.

Come? Raccogliendole nel suo cappello a cilindro, fino a che, come per magia, proprio da quel cappello usciranno fuori tante storie straordinarie!

La piattaforma WEBECOME

Grazie al percorso didattico di Bentornati a scuola, tutti i bambini e le bambine hanno l’opportunità di scrivere una loro storia, che sarà pubblicata online sul sito webecome.it, una piattaforma dedicata al mondo della scuola.

Costruita per contrastare il disagio infantile e favorire lo sviluppo delle competenze trasversali del bambino, webecome.it vuole raccogliere e preservare tutto il prezioso materiale scritto, un’incredibile fonte storica dei nostri giorni: il lockdown e la quarantena, visti dagli occhi dei bambini italiani.

Per ricordare quanto è avvenuto, scoprirsi solidali nelle emozioni provate, ma anche e soprattutto per ricominciare, insieme, a vivere il luogo straordinario che è la scuola.

La scuola, infatti, non è solo il luogo dell’apprendimento, ma è anche e soprattutto agenzia educativa e formativa dell’età evolutiva, luogo e spazio delle relazioni sociali, degli affetti, dello scambio, in cui si esprimono tutte le complessità delle relazioni e della vita di gruppo.

Corepla e il riciclo ai tempi del Covid-19

Con Corepla è stato realizzato un utile vademecum per una corretta raccolta differenziata “ai tempi del Covid-19”.

Perché se il Coronavirus ha cambiato molte abitudini, quella della raccolta differenziata è un’abitudine che non ci ha abbandonati. E che, anzi, si è fatta ancora più necessaria e delicata nel caso in cui qualche componente della famiglia possa aver contratto il virus.

Approfittiamone per fare un piccolo ripasso, guardando il video!



9 marzo 2021: ad un anno esatto, e nonostante i vaccini realizzati a tempo di record, restiamo ancora in attesa di capire quando tutto questo costituirà solo un lontano ricordo.

Ma la speranza e la volontà di offrire sostegno e supporto ai bambini, categoria che più di tutti non ha i mezzi per capire la portata di quello che sta succedendo, continueranno a non fermare le nostre idee.

Festa della donna: regalare fiori? No, libri!

in Letture in classe by

Per la festa della donna niente fiori, ma opere di… letteratura! Scopriamo insieme qualche consiglio in materia di libri dedicati alle donne

Mimose, profumi, cioccolatini, gingilli in oro o similare, da regalare in occasione della festa della donna? No, grazie! Se davvero vogliamo rendere onore a ciò che si celebra l’ 8 marzo, ben vengano invece i libri dedicati a loro: le donne.

Occorre però, per prima cosa, fare chiarezza: la giornata della festa della donna non nasce, come si tende a credere, per ricordare la morte di centinaia di operaie nel rogo di un’inesistente fabbrica di camicie nel 1908 a New York.

E neppure per richiamare alla memoria la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili del 1857, sempre a New York.

La festa della donna – o ancor meglio la Giornata Internazionale dei diritti della donna – è stata istituita per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state, e sono ancora oggi, oggetto.

Fatta questa doverosa parentesi, passiamo adesso ai nostri consigli di lettura, pensati per ricoprire tutte le fasce d’età: per le donne – e gli uomini – di oggi e di domani!

CHRISTINE E LA CITTÀ DELLE DAME

Scritto da Silvia Ballestra e illustrato da Rita Petruccioli, Christine e la città delle dame .

Il libro racconta la storia di Christine de Pizan, prima scrittrice professionista della storia.

Inoltre, racconta del suo celebre libro, La città delle dame, che tratteggia un luogo utopico immaginato dalla scrittrice e popolato da grandi donne del passato: regine, artiste, guerriere, sante, scienziate.

… (Christine) si vuole svagare un po’ (…) e prende in mano il primo libretto che trova sul tavolo… Ma che orrore, quando lo legge! È l’ennesimo testo che se la prende con le donne, descritte come lagnose e piene di vizi. Christine è triste: sa bene che esser donna non significa esser debole. Ma ecco, dal fondo della stanza, un misterioso chiarore. Sono tre magnifiche dame, radiose, dal portamento maestoso: «Christine, siamo qui per dirti che sta per nascere una città, un luogo ove le donne possano ritrovarsi e difendersi dai tanti attacchi insensati. Prendi la tua penna, e usala come una cazzuola. Le storie di donne insigni saranno fondamenta e mattoni, mura e palazzi. ».

Il libro, edito nel 2015 da Laterza per la collana Celacanto, è pensato per lettori dai 6 anni in su. Ha il grande merito di far scoprire, in modo semplice ed efficace, la storia di una donna intelligente e coraggiosa, che, attraverso la sua opera ha sfidato, orgogliosamente, una secolare tradizione misogina.

IN BREVE:

  • COSA: Un libro sulla vita di Christine de Pizan, e sulla storia del suo testo La città delle dame
  • PERCHÈ: Perché oltre che facile da leggere, è anche bellissimo da sfogliare!
  • PER CHI: Dai 6 anni in su
I 28 GIORNI

Scritto da Lia Celi e illustrato da Ilaria Urbinati.

I 28 giorni è un libro ironico e intelligente, per ridere ed emozionarsi, che spiega e racconta una buona volta a tutte le ragazze (e anche ai ragazzi!) cosa sono le mestruazioni!

E così, fra tette che spuntano, peli che crescono dove non c’erano mai stati, e un compagno di squadra diventato improvvisamente molto carino, insieme alla protagonista Vera scopriamo il ciclo, e come viverlo in modo sereno e naturale.

Ma se il ciclo è una cosa naturale, perché è così difficile parlarne?

Il libro, edito nel 2019 da Librì Progetti Educativi per la collana Collilunghi, è pensato per lettori dagli 8 anni in su, e ha il grande merito di parlare con naturalezza e semplicità di un argomento inspiegabilmente ancora tabù nella società di oggi.

IN BREVE:

  • COSA: Un libro sul ciclo mestruale: abbattiamo il tabù!
  • PERCHÈ: Perché l’ironia può aiutare a capire come funziona il mondo!
  • PER CHI: Dagli 8 anni in su
IL CATALOGO DELLE DONNE VALOROSE

Scritto da Serena Dandini.

Il catalogo delle donne valorose racconta la vita di trentaquattro donne, audaci, coraggiose, spesso perseguitate, talvolta incomprese ma sempre pronte a lottare per raggiungere traguardi addirittura impensabili.

Introdotte dai collages di Andrea Pistacchi e affiancate ad altrettante rose che alcuni vivaisti hanno creato per loro, si raccontano con delicatezza le storie della giornalista Ilaria Alpi, della maratoneta Kathrine Switzer, dell’astronoma Ipazia, dell’attivista Olympe de Gouges, della partigiana Irma Bandiera, e di molte altre ancora.

… Le esponenti di quella che una volta veniva chiamata ‘l’altra metà del cielo’ hanno fatto la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità in tutti i campi possibili: dall’arte alla letteratura, dalla scienza alla politica, non trascurando la cibernetica e la fisica quantistica; ma per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tantomeno sono riconosciute come maestre e pioniere…

Il libro, edito nel 2018 da Mondadori, è pensato per lettori d 12 anni in su, e ha il grande merito di raccogliere la storia di tanta donne, per lo più dimenticate, erigendole ad esempio da seguire:

per gli uomini di oggi e domani, a ricordare loro che l’universo femminile non vale certo di meno di quello maschile; e per le donne di oggi e domani, a ricordare loro che è necessario lottare per affermare i propri diritti e il proprio valore.

IN BREVE:

  • COSA: Un libro sulla vita di 34 donne straordinarie, per lo più dimenticate
  • PERCHÈ: Perché dimenticare o ignorare è la prima mancanza di rispetto!
  • PER CHI: Dai 12 anni in su
VIA LIBERA – 50 DONNE CHE SI SONO FATTE STRADA

Scritto da Valentina Ricci ( La Vale del programma Pinocchio, su Radio Deejay), Viola Afrifa (autrice radiofonica e spalla di Fabio Volo nel programma Il Volo del mattino, su Radio Deejay) e illustrato da Romana Rimondi, Via libera – 50 donne che si sono fatte strada nasce da una considerazione:

Ogni 100 strade italiane dedicate a persone, solo 7 sono dedicate a donne, di cui 4 a Sante, Martiri ecc, e solo 3 a donne che hanno vissuto vite normali in maniera straordinaria.

Ecco dunque che le autrici hanno scelto 50 di queste donne, moderne e meravigliose, la cui vita è stata contraddistinta da strade difficili e in salita, ma percorse sempre con l’assoluta certezza di voler essere libere.

Nel testo le donne si raccontano in prima persona, e il risultato è un libro – stradario che vuole rendere giustizia a queste donne così tenaci da essere riuscite, appunto, a farsi strada.

Sono poche, pochissime le donne alle quali è intitolata una strada in Italia. Siamo andate a cercarle tutte e ne abbiamo scelte cinquanta. Ogni strada racconta di donne incredibilmente moderne, meravigliose, straordinarie nella loro normalità.

Il libro, edito pochi giorni fa da Sonzogno, è pensato per lettori dai 14 anni in su, e ha il grande merito di accompagnarci in un viaggio lungo la penisola, soffermandoci a pensare che dietro a tanti di quei nomi che distrattamente leggiamo sui cartelli delle vie, esistono storie meravigliose.

IN BREVE:

  • COSA: Un libro sulla vita di 50 donne a cui è stata dedicata una via, una piazza, un giardino
  • PERCHÈ: Perché loro, rispetto a migliaia di altre donne, ce l’hanno fatta!
  • PER CHI: Dai 14 anni in su

Pronti adesso, a celebrare come merita la (festa della) donna?

Il pongo come pulsante di un videogame? È Click4all!

in Approcci Educativi/Attività di classe/Bisogni Educativi Speciali by
Con Nicola Gencarelli, del team Click4all, scopriamo la tecnologia digitale che aiuta l’inclusione di persone con disabilità e fragilità

Prima di parlare di Click4all, facciamo un passo indietro: dobbiamo infatti ricordare che è terminata il 14 febbraio la raccolta degli elaborati che hanno partecipato al Concorso “Come stai. Dillo con arte!“.

Perché ricordarlo? Perché il Concorso è promosso dalla campagna educativa nazionale Più unici che rari di Librì Progetti Educativi, in collaborazione con Sanofi, e vede come premio per le prime 15 classi, proprio il dispositivo Click4all.

Dunque, eccoci qua: di cosa si tratta, nello specifico, Click4all?

La domanda non è banale, e per questo abbiamo chiamato in causa uno degli ideatori di questo affascinante dispositivo: Nicola Gencarelli, laureato in Scienze della Comunicazione e Scienze dell’Educazione, nel 2012 ha scritto “Ausili fai da te. Creare e adattare oggetti e strumenti tecnologici per la disabilità“.

Il team che ha ideato Click4all fa parte della Fondazione ASPHI Onlus. Ci può parlare brevemente di cosa si occupa?

La Fondazione ASPHI Onlus promuove l’inclusione delle persone con disabilità e fragilità in tutti i contesti di vita, attraverso l’uso delle tecnologie digitali.

Partendo dai bisogni e dai contesti in cui si trovano queste persone, e attraverso un’attività di ricerca mirata alle tecnologie digitali, realizziamo i necessari adattamenti e cambiamenti che incidono concretamente sulla qualità di vita.

Come lo facciamo? Con azioni di sensibilizzazione, comunicazione, formazione e consulenza.

Click4all: cos’è e a chi si rivolge?

Click4all è un kit per costruire pulsanti e bottoni creativi che interagiscono con il mondo digitale e multimediale.

Quasi tutto può così diventare un tasto: il pongo, bicchieri d’acqua, una mela o una banana, ritagli di carta stagnola, scatole di latta e qualsiasi oggetto che contenga parti di metallo o acqua.

Con Click4all tutto diventa un pulsante per giocare a un videogame, ma anche per scegliere una musica su Spotify, suonare uno strumento musicale virtuale, comunicare sui social, sfogliare un e-book, far partire un video su Youtube, ecc. 

Click4all permette, in sintesi, di collegare questi tasti assemblati e modellati a proprio piacimento, a qualsiasi device, attivando relazioni di causa-effetto o di esplorazione.

Può essere utilizzato da bambini con disabilità diverse (cognitive, fisiche o entrambe), da adulti con disabilità, nell’ambito di attività riabilitative, educative o anche solo come gioco.

Come e quando è nata l’idea di questo dispositivo?

L’idea è nata nel 2015, in un momento di fioritura del fenomeno della digital fabrication, della prototipazione rapida e del movimento dei Makers e del fai-da-te digitale.

E’ ispirato nella sua realizzazione tecnica al bellissimo “Makey Makey”, strumento per l’educazione digitale nato da alcuni ricercatori del Media Lab del M.I.T. di Boston.

Partendo dalla loro geniale intuizione, abbiamo creato qualcosa che fosse più orientato alle esigenze delle persone con disabilità. 

Alla base di Click4all c’è l’approccio pedagogico costruzionista di Seymour Papert, ovvero l’idea che:

l’apprendimento non è una trasmissione di conoscenze, ma un processo di esplorazione e manipolazione di oggetti reali e artefatti cognitivi

Tutti, anche chi non è ingegnere informatico, possono quindi diventare creatori – e non solo consumatori – di tecnologia digitale.

Nel nostro piccolo, con Click4all permettiamo a bambini e adulti di esplorare, immaginare e realizzare forme nuove di interazione con il digitale.

Quante professionalità hanno contribuito alla sua realizzazione?

L’idea è nata dalla squadra di ricerca tecnologica di ASPHI: attualmente il gruppo è formato da un informatico, un educatore, uno psicologo e una pedagogista.

Dall’idea iniziale alla sua realizzazione, quanto tempo è trascorso?

Le prime versioni, nel 2015, erano fatte con una scheda Arduino chiusa dentro scatole di gelato. Nel 2016 siamo passati alla produzione dei kit che ora sono in commercio.

Ad oggi, quanti premi ha vinto Click4all?

Abbiamo vinto il bando Thinkforsocial di Fondazione Vodafone nel 2016, che ci ha permesso di passare dai prototipi alla produzione del kit.

Inoltre, abbiamo potuto ambire a una distribuzione capillare sul mercato italiano delle soluzioni tecnologiche, in ambito educativo e riabilitativo.

Abbiamo poi vinto il premio Make to Care di Sanofi Genzyme nel 2016, e il premio Cariplo Crew nel 2019, che ci sta permettendo di sviluppare una app, Click&DO, utile a chi utilizzerà Click4all in futuro.

Fino ad ora il kit è utilizzato soprattutto da operatori dell’educazione e della riabilitazione, con predisposizione alle tecnologie. Con l’ app vogliamo rendere più semplice la creazione di attività digitali, anche da parte di famiglie e insegnanti.

Ha un sogno da realizzare, o un bisogno specifico che vorrebbe soddisfare, attraverso la realizzazione di una qualche tecnologia?

La mission di Fondazione ASPHI è contribuire a processi di innovazione sociale, cercando di dare il nostro piccolo contributo a colmare l’ultimo miglio che separa l’ecosistema tecnologico, dalle necessità e dai desideri delle persone con fragilità.

Per questo, più che l’invenzione di nuove tecniche o strumenti, serve una rivoluzione culturale, un cambiamento di paradigma verso un welfare di comunità: nella scuola, nel lavoro, nel sistema socio-sanitario della cura.

La tecnologia di per sé è neutra: può creare ponti o barriere, contribuire alla coesione sociale o approfondire diseguaglianze. Saranno le nostre scelte politiche, sociali e culturali a fare la differenza. Il nostro impegno per il futuro è contribuire a questo cambiamento.

Ringraziamo Nicola Gencarelli per aver risposto alle nostre domande.
Per coloro che vogliono approfondire ulteriormente, ecco i riferimenti ai profili social Facebook e Twitter di Click4all.

Malattie rare e inclusione: parliamone con un vero esperto!

in Bisogni Educativi Speciali by
Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Farmaceutico Sanofi, ci parla di malattie rare e di inclusione

Quando parliamo di malattie rare, a cosa ci riferiamo?

A malattie gravi, croniche e progressivamente invalidanti. Se ne stimano 6000/7000 e si definiscono rare perché non colpiscono più di 5 persone ogni 10 mila abitanti. Complessivamente, però, riguardano tantissimi individui: 300 milioni di persone nel mondo, 1 persona su 17 in Europa, 2 milioni solo in Italia. In un caso su 5 sono bambini o ragazzi sotto ai 18 anni”.

Un impegno, quello di Sanofi, che va ben oltre le terapie.

Da oltre 35 anni siamo impegnati nella ricerca di terapie innovative che possano migliorare la qualità di vita di queste persone e delle loro famiglie. Dallo sviluppo di servizi che facilitino la gestione della patologia e la relazione con gli specialisti, alle attività di sensibilizzazione sul tema dello screening neonatale e dell’inclusione sociale.

È un impegno quotidiano che mette al centro le persone e i loro bisogni, e che ci mette in contatto con storie e vissuti, con la loro quotidianità, a volte fatta di difficoltà che si accompagnano a un senso di esclusione, fino ad arrivare a episodi più gravi di emarginazione, scherno o bullismo.

Per questo sviluppiamo e sosteniamo da sempre progetti dedicati alla comunità dei malati rari, finalizzati ad avvicinare la società a questa realtà. Penso al progetto fotografico di Aldo Soligno, che ha raccontato le loro Rare lives con immagini e testimonianze; a “Fatto per arte”, che ha liberato le loro emozioni attraverso l’espressione artistica; a Make to Care, il contest che incoraggia e supporta la patient innovation e lo sviluppo di soluzioni innovative per la disabilità”.

Perché è importante portare questi temi a scuola, e in che modo è opportuno farlo?

Mai come oggi è importante interrogarsi su diversità e inclusione, paure ed emozioni. Lo è per noi adulti ma ancora di più per i nostri bambini e ragazzi“.

Abbiamo il dovere e l’opportunità di crescere adulti più consapevoli.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di supportare la campagna “Più unici che rari”, promossa da Librì. Rivolta a ragazze e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, si tratta di in un percorso didattico (oggi è anche un libro nel circuito delle librerie) che promuove l’importanza dell’inclusione nell’ambiente scolastico, partendo proprio da quelle difficoltà che possono nascere in presenza di malattie rare o altre patologie, come l’asma o la dermatite atopica”.

Crediamo che questi siano temi chiave per la crescita, in un momento in cui le “diversità” vengono rifiutate e spesso ridicolizzate anche tramite i social networks, causando seri problemi tra i giovani più fragili.

“Il kit educativo della campagna “Più unici che rari” comprende un volume illustrato con le storie di 11 compagni di classe unici, una guida per gli insegnanti con esercitazioni e discussioni da fare in classe, e tante schede che ci permettono di coinvolgere anche le famiglie.

Nel 2020 hanno partecipato al progetto più di 2.500 classi e quasi 64.000 alunni e famiglie, con 750 insegnanti che hanno seguito i webinar organizzati grazie anche alla nuova piattaforma digitale piuunicicherari.it , pensata per far fruire i materiali e i percorsi didattici anche da casa, rendendoli a prova di DAD e disponibili a un numero di persone ancora più ampio”.

Chi sono i partner in questo progetto?

“Il progetto conta sul patrocinio di 20 associazioni di pazienti tra cui Uniamo FIMR Onlus (Federazione Italiana Malattie Rare), e 4 enti tra cui l’Ospedale Pediatrico “Gaslini” di Genova e i Centri di Coordinamento Malattie Rare della Regione Abruzzo e della Regione Campania. Sono realtà che conosciamo da vicino, che hanno sposato la nostra idea e si sono volute schierare al nostro fianco”.

Pronti per la Giornata delle Malattie rare del prossimo 28 febbraio?

“Le basi per la Giornata le abbiamo gettate mesi fa con un nuovo percorso didattico online a cui è collegato il concorso Come stai. Dillo con arte!, che vuole far esplorare agli studenti emozioni e paure attraverso la creatività artistica. Fino al 14 febbraio le classi potranno caricare i propri elaborati sul sito, dove chiunque può votarli. Da lì, possono anche essere condivisi sui principali social network. Ne sono già arrivati tanti e molti sono anche i “like” che hanno ricevuto!

Le classi vincitrici saranno comunicate il 25 febbraio, in prossimità della Giornata Mondiale delle Malattie Rare 2021, durante un evento live sulla pagina Facebook di Sanofi Italia. Questo sarà anche l’occasione per un’anteprima della campagna di comunicazione sull’inclusione delle persone con malattia rara, a cui stiamo lavorando con l’associazione Parole O_Stili“.

Sarà una campagna che usa il linguaggio, le parole come ponte per la conoscenza e la comprensione dell’altro.

Non voglio svelare di più per non rovinare la sorpresa: vi aspettiamo online sulla nostra pagina Facebook il 25 febbraio dalle 17.30 per scoprire di più!”.

“Bentornati a scuola” video-intervista all’editore

in Bisogni Educativi Speciali by
Una video-intervista con l’editore per scoprire la nuova campagna “Bentornati a scuola”

L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre qualcosa di speciale. Ma quest’anno lo è ancora di più! Dopo il lockdown per l’emergenza legata al Covid-19, a quasi otto mesi di distanza, gli studenti sono rientrati nelle loro classi. Ma quali emozioni, paure e desideri si sono portati nel cuore? Per supportare gli insegnanti e i più piccoli in questo delicato momento, è stata ideata e realizzata “Bentornati a scuola”, una campagna educativa molto speciale, da Librì Progetti Educativi in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

Per conoscere più da vicino la campagna e i suoi strumenti didattici, abbiamo incontrato la dottoressa Maria Cristina Zannoner, editore di Librì Progetti Educativi, la casa editrice fiorentina che da oltre venticinque anni si occupa di educazione.

Buona visione!

Pinocchio, una storia da ascoltare

in Approcci Educativi by
La grande Maratona dedicata a Pinocchio, andata in scena il 30 maggio scorso, ha unito idealmente la scuola primaria di tutta Italia.

Quasi sei ore di lettura ininterrotta, tantissimi insegnanti della primaria provenienti da ogni regione d’Italia, decine di voci diverse, di volti sorridenti, quasi 5500 visualizzazioni e una partecipazione che ha unito adulti e bambini. Ma soprattutto un libro, Le avventure di Pinocchio – uno dei più amati, tradotti e letti di sempre – che continua a regalarci grandi emozioni.

Sono questi i numeri della prima Maratona dedicata a Pinocchio, che piccoli e grandi lettori possono ancora ascoltare gratuitamente sul canale YouTube di Librì Progetti Educativi. Una storia senza tempo, quella di Collodi, che ha acquistato un sapore davvero speciale grazie alla viva voce degli insegnanti.

Con questa iniziativa, Librì Progetti Educativi ha voluto ringraziare i maestri e le maestre che in questo difficile periodo hanno lavorato col cuore e con i loro mezzi tecnologici per sostenere gli studenti nella didattica. Un modo divertente per ricordare – come ci ha detto il professor Nembrini nella sua presentazione alla Maratona [link interno a suo articolo di OV] – che se vogliamo costruire un mondo migliore dobbiamo ricominciare dai bambini. Quale modo più efficace di farlo se non leggendo Pinocchio?

Leggere una storia a voce alta, come sostengono i pedagogisti, ha inoltre un enorme valore: è il miglior modo – e probabilmente il più antico – per condividere una storia e le sue emozioni più profonde. Non resta dunque che riascoltare i capitoli che più ci sono piaciuti, in attesa della seconda Maratona che avrà luogo a ottobre!

“Più unici che rari. Storie dei ragazzi della 3C”: la diversità come valore

in Attività di classe/Bisogni Educativi Speciali by
Presentata a Didacta 2019 la campagna educativa che affronta il tema della diversità e dell’inclusione nella scuola secondaria di primo grado

Presentata a Didacta la nuova campagna educativa di Librì Progetti Educativi Più unici che rari“, realizzata in collaborazione con Sanofi Genzyme, e rivolta alle classi della scuola secondaria inferiore.

“Tutti noi siamo portatori di diversità – ha sottolineato Annalisa Scopinaro, presidente di Uniamo FIMR Onlus – Federazione Italiana Malattie Rare – che si tratti di una disabilità fisica, di una malattia rara, magari invisibile agli occhi, o di caratteristiche che magari ci mettono a disagio come un naso pronunciato o delle orecchie a sventola. La cosa fondamentale è continuare a restare in ascolto, aperti e accoglienti invece di giudicare per evitare di aggiungere dolore a chi magari ci sta già convivendo”.

Da sinistra: Filippo Tesi Presidente Federasma e Allergie onlus. Elisa Ferrari di Librì progetti Educativi, Alice Manfredini, moderatrice dell’evento, Sabrina Rondinelli, scrittrice per ragazzi e autrice dei testi, Annalisa Scopinaro per Uniamo FIMR Onlus – Federazione Italiana Malattie Rare, Alessandro Norfu di Fondazione Ansphi Onlus, Filippo Cipriani di Sanofi Genzyme

La campagna, ha spiegato Elisa Ferrari, responsabile editoriale di Librì Progetti Educativi, “Il kit comprende i materiali per lavorare col gruppo classe e anche degli opuscoli per avvicinare le famiglie a tematiche che non necessariamente conoscono, per creare un dialogo, una attenzione a 360 gradi”.

Un progetto extracurriculare perfettamente allineato alle indicazioni del MIUR, che pone tra gli obiettivi della scuola secondaria di primo grado infatti quello di stimolare «la crescita delle capacità autonome di studio e di interazione sociale».

“Le nostre campagne di comunicazione – ha sottolineato Ferrari – arrivano gratuitamente sui banchi di scuola grazie al supporto di grandi aziende, come Sanofi Genzyme, in questo caso, che hanno a cuore e investono sulle nuove generazioni e di associazioni ed enti come Uniamo – Fimr Onlus e Federasma e Allergie. Nel kit Più unici che rari i docenti trovano 25 copie di un testo narrativo, una guida per le attività e un opuscolo per le famiglie. Inoltre è possibile partecipare al concorso di scrittura creativa: le 15 storie più belle saranno premiate il 29 febbraio 2020 durante la Giornata mondiale delle Malattie Rare. Come premio un kit ClickForAll“.

Foto di Francesco Guazzelli

“Abbiamo a cuore le nuove generazioni ed è stato un piacere poter collaborare alla realizzazione di questo progetto” – ha confermato Filippo Cipriani, biotecnologo e responsabile delle relazioni con i pazienti e dei progetti innovativi di Sanofi Genzyme. In questo progetto i protagonisti sono ragazzi e ragazze che, sicuramente, a tutti è capitato di incontrare o di avere come alunni. Fragili, insicuri, con un segreto, con un dolore, con sogni e aspirazioni e talenti: l’intento è proprio quello di valorizzare l’unicità di ciascuno e trasformarla in risorsa per il gruppo”.

Il volume che fa da traccia portante per le attività e le discussioni in classe è stato scritto da Sabrina Rondinelli, ex docente e stimata autrice per ragazzi, nota per la grazia, la delicatezza e la competenza con la quale riesce a raccontare emozioni e situazioni anche complesse.

“Ho fatto l’insegnante per anni – ha raccontato Rondinelli – e quando scrivo cerco sempre di farlo pensando ai ragazzi veri e non a personaggi immaginari. Io so che uno dei lavori più complessi per un docente è proprio creare un gruppo classe che lavori in modo efficace e sereno, integrando tutte le caratteristiche, i punti di forza e debolezza individuali, attraversando anche gli inevitabili conflitti. Per raccontare le storie della3C, come sempre quando mi avvicino a un tema, non mi sono basata solo sulla mia esperienza ma ho ovviamente svolto anche un ampio lavoro di approfondimento per comprenderne meglio le specificità”.

Foto di Francesco Guazzelli

I protagonisti della “3C” sono Teresa, Thomas, Valentina, Olga, Leo, Filippo, Giulia, Bianca, Gianluca, Daniele, che litigano, scherzano, si sostengono, si vogliono bene, a volte si stanno antipatici, si capiscono, e a volte no. Diventano lo specchio del quotidiano di moltissimi ragazzi e ragazze della loro età. Quelle dei Ragazzi della 3C non sono storie sulla malattia o sulla disabilità, anzi, sono racconti che come gli antichi mobili hanno un cassettino segreto, dove si possono scoprire mondi privati e silenziosi. Conoscendoli, inevitabilmente e semplicemente, si impara a non fermarsi alle apparenze e a superare i giudizi e i pregiudizi e ad aprirsi all’ascolto e alla condivisione.

Foto di Francesco Guazzelli

Il progetto educativo, in sintesi, offre strumenti e metodologie per affrontare con i ragazzi il tema della diversità, con particolare attenzione, tra l’altro all’inclusione dei ragazzi che presentano malattie rare e altre patologie come Asma e Dermatite Atopica. Racconta e sottolinea il valore della diversità: l’unicità che caratterizza ognuno di noi è molto spesso una ricchezza, una qualità, un talento, un’esperienza irripetibile che può arricchire l’intero gruppo classe.

Foto di Francesco Guazzelli

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