Un percorso sulla gentilezza

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Portiamo la gentilezza tra i banchi della scuola primaria: perché educare al rispetto e alla gentilezza si può (e si deve)!

Di solito nelle scuole primarie, come attività extracurricolari, vengono realizzati laboratori scientifici o di divulgazione, si approfondiscono tematiche ambientali, storiche o artistiche, si parla di diritti e doveri. Tutti argomenti importanti, che si legano e ampliano le materie curriculari, che già gli alunni studiano.

Ma proviamo a fare un gioco. E se per un giorno potessimo chiudere libri e quaderni, e parlare di rispetto e gentilezza? Di amicizia ed emozioni?

Di amicizia ed emozioni? Incredibile? Beh, è quello che è successo martedì 7 maggio,in occasione della fiera del libro che si è svolta presso le Scuole Pie Fiorentine, nel pieno centro di Firenze, dove Librì èstata invitata a tenere un laboratorio di “gentilezza” con i bambini delle classi II, III e IV… e con le loro maestre!

Cominciamo dai saluti

Prepariamo insieme un semaforo speciale: il semaforo della gentilezza. Basterà prendere un cartoncino bristol e disegnarci sopra dei pulsanti magici. Ogni pulsante corrisponde a un saluto differente: possiamo disegnare il cuore che indica l’abbraccio, la mano aperta che indica batti il cinque, il pugno contro pugno, la stretta di mano…

Adesso appendiamo il nostro semaforo all’entrata della classe e proviamo a usarlo. Ogni bambino si alzerà dal banco, premerà uno dei pulsanti e poi saluterà l’insegnante e i compagni come ha scelto.

Giocare con la gentilezza

Se vogliamo parlare di gentilezza con i bambini, non dobbiamo chiedere loro che cos’è: questa è una domanda noiosa che lasciamo agli adulti! Ai bambini proviamo a chiedere: Cosa ha a che fare la gentilezza con noi?”. E poi: “Ci conviene essere gentili?”. E ancora: “Possiamo scegliere con chi essere gentili?”. Di solito, qualcosa ci piace e ci interessa quando ci accorgiamo che ha a che fare con noi, con la nostra vita. È proprio questo il primo step: parliamone insieme, ognuno deve sentirsi libero di dire quello che pensa!

Per aiutare la discussione, ricordiamo ai bambini che “gentili” sono tutti quei gesti di cortesia e generosità, di altruismo e di onestà, che ci fanno avvicinare agli altri, che riescono a buttare giù i muri, che combattono la prepotenza e la violenza, in tutte le sue forme.

“Gentili” sono quei comportamenti che contrastano il bullismo, che abituano all’ascolto, all’aiuto reciproco, che accolgono tutti, nessuno escluso, che fanno nascere il rispetto per gli altri.

“Gentili” sono quelle azioni e quei modi di essere che fanno nascere l’amicizia. Ecco perché la gentilezza ha a che fare con noi, con la nostra vita. Ed ecco perché vorrei che se ne parlasse sempre più nelle scuole: perché educare alla gentilezza si può, fin dalle prime classi della primaria.

Proviamo a scrivere le nostre scoperte e riflessioni su tanti bigliettini, ognuno può farne uno, che metteremo in uno scrigno: lo scrigno della gentilezza. I bambini capiranno che quello è davvero un tesoro, perché raccoglie i loro dubbi, le loro emozioni, le loro differenze. Perché le differenze sono come gemme preziose, rendono più colorato il mondo.

Per completare il percorso sulla gentilezza, è possibile fare delle letture in classe. Possiamo leggere una favola, ad esempio proponendo un classico come Il leone e il topo di Esopo [https://www.amazon.it/Storie-baffi-Favole-Esopo-illustrata/dp/8879268066/ref=sr_1_68?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=esopo+favole&qid=1600785060&sr=8-68], che ci racconta come da un gesto di gentilezza ci sia sempre da guadagnarci e che prima o poi possiamo avere bisogno dell’aiuto di tutti.

Oppure possiamo leggere una delle tante poesie e filastrocche dedicate alla gentilezza: tra le più famose ci sono Gentilezza di Jolanda Restano [https://www.filastrocche.it/contenuti/gentilezza/], La filastrocca del piccolo gesto importante di Bruno Tognolini [https://www.filastrocche.it/contenuti/filastrocca-del-piccolo-gesto-importante/]. Potete anche preparare una giornata della gentilezza, come quella che viene festeggiata in tutto il mondo il 13 novembre.

La gentilezza da leggere

Tra i libri sulla gentilezza per bambini della primaria, vi proponiamo tre titoli: Il GGG, di Roald Dahl, con la storia di Sofia e del Grande Gigante Gentile vegetariano; Maurice il mostro gentile, di Amy Dixon, che le avventure del mostro che doveva imparare a essere meno gentile; e infine La gentilezza vola lontano, di Fabio Leocata, che racconta l’incredibile scoperta di un gruppo di bambini: così come il battito d’ali di una farfalla può scatenare una tempesta, un semplice gesto di gentilezza può rendere il mondo che ci circonda più bello e colorato.

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Laureato in Lettere antiche, indirizzo Archeologico, consegue l’attestato biennale in sceneggiatura cinematografica presso la Scuola Immagina di Cinema. Dal 2003 al 2016 è redattore e copywriter per Giunti Progetti Educativi, dove si occupa di divulgazione scientifica. Dal 2017 è responsabile di redazione per Librì Progetti Educativi. Autore di libri e racconti per ragazzi e adulti – per cui riceve il fiorino d’oro al Premio Firenze 2018 – tra i suoi titoli ricordiamo Amici per sempre (Giunti, 2009), Hänsel e Gretel (Fondazione Opera di Firenze, 2015) e La gentilezza vola lontano (Librì, 2019). L’indirizzo del mio blog “Il tagliatore di testi” è: https://fabioleocatablog.wordpress.com/

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