Conoscere altre lingue e culture grazie ai Social Network

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Le reti virtuali sono un ottimo strumento per entrare in contatto con comunità straniere e migliorare così l’apprendimento dell’inglese e altre lingue straniere

Potrebbe sembrare che i Social Network siano più un pericolo (come fonte di distrazione e svago) per la scuola che uno strumento utile. Queste piattaforme nascondono però un enorme potenziale comunicativo, che tradotto nell’insegnamento delle lingue può tramutarsi in un grande aiuto per gli insegnanti.

Prendiamo l’esempio degli Stati Uniti: tutte le istituzioni che offrono corsi di laurea quadriennale sono presenti attivamente sui social eppure non c’è la minima interazione tra l’apparire sulla rete dell’istituzione e il suo programma scolastico.

I Social Network ormai sono permeati nel nostro mondo (o noi ci siamo fatti assorbire) e vale la pena affrontare il tema sia a livello tecnologico-culturale che linguistico.

Sono strumenti e applicazioni che utilizzando le reti sociali reali e virtuali della nostra vita consentono e potenziano la nostra capacità di condivisione, scambio e creazione di informazione.

Il vantaggio è la capacità di entrare in contatto facilmente con lingue e culture diverse

Il principale vantaggio di queste applicazioni è la loro capacità di poter entrare con più facilità in contatto con comunità e culture che prima necessitavano grossi sforzi per le istituzioni scolastiche come scambi culturali e viaggi d’informazione. Questi rimangono importanti strumenti di studio ma, in termini pratici, è sicuramente più comodo e alla portata di tutti organizzare, tramite l’aiuto del docente, dei gruppi di studenti che possono dialogare con i rispettivi madrelingua in un contesto come quello dei social in cui i ragazzi sono perfettamente a loro agio.

I social sono un ulteriore modo per conoscere idee e culture diverse, imparando una lingua straniera e con essa modi di fare e pensare tipici di altre realtà. Può essere un modo per iniziare a ragionare su una rielaborazione dei processi educativi nell’era digitale, e pensare ai social come supporto di attività collaborative e creative. Anche per personalizzare l’esperienza educativa, in maniera da rendere più spontanea la partecipazione e più efficace l’apprendimento.

Link:

Articolo su La Voce di New York: http://www.lavocedinewyork.com/arts/lingua-italiana/2016/07/10/social-studiano-italiano-universita/

Crediti: geralt/CC0 Public Domain

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